GENOVA - Ha aperto a luglio, fuori tempo massimo, e con troppi handicap la nuova spiaggia libera per disabili di corso Italia che nelle intenzioni del Comune di Genova rappresenta un fiore all'occhiello per la possibilità di garantire un accesso al mare ai chi si muove in carrozzina.
Parliamo degli ex capo Marina di corso Italia che non a caso oggi, 10 luglio, erano quasi deserti. Molti i motivi per cui lì i bagnanti non vanno: l'ingresso principale - aperto l'anno scorso - quest'anno non è utilizzabile.
Per andare in spiaggia, come recita un cartello affisso sulla serranda, bisogna attraversare la strada andando verso lato monte e raggiungere il civico 20 di corso Italia: lì attraverso un cancelletto si accede a una scalinata del palazzo che porta sotto la strada e da lì, dopo avere aperto un secondo varco con un pulsante automatico installato apposta, si va nel parcheggio e nella spiaggione libero.
Molto più semplice in auto e moto: basta passare da via al Forte di San Giuliano.
Nella spiaggia i disabili in carrozzina possono utilizzare una passatoia, che finisce però ad alcuni metri dal mare e fra i grossi sassi della spiaggia, così arrivare all'acqua è impossibile.
La conferma di questo da una nostra prova effettuato oggi: afferrata la carrozzina, l'abbiamo spinta per raggiungere il mare. Obiettivo molto difficile e possibile solo senza il peso di una persona, che se trasportata su quel tratto di arenile sassoso rischierebbe di cadere. Come ha garantito anche il bagnino. La soluzione? Realizzare uno scivolo di cemento che arrivi nel mare, come quelli usati per le barche. In caso contrario con quelle carrozzine spinte a mano permettere a un disabile di fare il bagno ai Capo Marina è impossibile. Aldilà dei proclami del Comune.
E dire che nel presentare la spiaggia senza barriere palazzo Tursi aveva assicurato l'utilizzo di uno speciale veicolo denominato Person Al Waron, un dispositivo semovente cingolato capace di muoversi in sicurezza su qualsiasi superfice. Ma di quell'attrezzo oggi alla spiaggia libera dei Capo Marina nessuna traccia.
Rimane da chiarire come mai la spiaggia prima di aprire ha ricevuto anche il benestare della consulta dei disabili del Comune.
Altro problema rilevato oggi è stata la mancanza di acqua fredda nell'area dei servizi igienici, così impossibile bere o per fare una doccia. Eppure ci sono tanti rubinetti, ma tutti a secco. L'unica doccia funzionante è calda e a pagamento, si può fare con solo 50 centesimi.
Con la spiaggia libera ha aperto anche l'adiacente piccola piscina alla spiaggia gestita da una società privata: ingresso a pagamento, ma a prezzi popolari, 5 euro, che però danno diritto a fare il bagno, ma se ci vuole stendere bisogna affittare un lettino. In teoria si può stare al sole sulla spiaggia libera e fare il bagno in piscina con soli 5 euro.