"Ecco la vede? Questa bolletta che mi è arrivata è di dicembre, per un mese solo mi chiedono 1200 euro mentre quelle precedenti erano di 600 o 700 euro...".
Sbandiera sconsolato la bolletta della corrente elettrica da dietro il bancone Corrado Garrè, titolare del Bar Trattoria Nin di via Mazzini nel cuore di Busalla, nella Valle Scrivia ancora imbiancata dalla neve. "Non si può andare avanti così - spiega il barista - è quasi raddoppiata, mi sembra eccessiva".
Alla domanda su quali sono le altre spese che incidono nella gestione della sua attività Garrè prende fiato dietro la mascherina e poi risponde: "La bolletta del gas, che non sappiamo a quanto ammonterà perchè arriva ogni due o tre mesi, ma si sa che è aumentata anche quella, senza parlare dell'acqua che dei costi esorbitanti. Così è impossibile resistere perché non possono aumentare tutte le cose che vendo sennò la gente non viene, è un giro vizioso, aumenta tutto ma io non posso aumentare sennò la gente non viene e io non posso pagare le bollette".
Garrè conclude con un filo di voce: "Prima la crisi, poi siamo stati anche alluvionati, la pandemia, adesso ci chiudono anche la piazza per fare dei lavori, siamo rovinati".