GENOVA - La gestione dei minori stranieri non accompagnati è un fenomeno complesso che continua a sfidare la capacità organizzativa e istituzionale di Genova. In un contesto storico segnato da sfide globali e tensioni sociali, emerge la necessità di un approccio coordinato e responsabile: lo sottolinea Roberto Traverso, Segretario del Sindacato Italiano appartenenti Polizia (SIAP).
In un comunicato stampa, Traverso ha evidenziato come la presenza di minori stranieri sul territorio non possa essere affrontata con semplici slogan politici. Il fenomeno interessa inevitabilmente la società internazionale e richiede un coordinamento istituzionale efficace per essere gestito in maniera ottimale.
Traverso ha sottolineato che, nonostante l’esistenza di leggi mirate a tutelare e gestire questi minori, l'applicazione pratica sul territorio genovese si traduce spesso in un'opportunità mancata. Le politiche securitarie adottate si concentrano più sulla repressione che sulla prevenzione, ostacolando anche l'importante lavoro investigativo delle forze dell'ordine contro la criminalità organizzata, che spesso sfrutta i minori in situazioni di vulnerabilità per scopi illeciti, come il traffico di stupefacenti.
La normativa vigente prevede che i minori stranieri non accompagnati, una volta identificati dalle forze dell'ordine, debbano essere gestiti dai servizi sociali. Tuttavia, come evidenziato dal SIAP, la realtà è ben diversa. A causa della carenza di risorse e supporto da parte del Comune di Genova, questi minori sono spesso lasciati senza adeguata assistenza, ritrovandosi a chiedere aiuto presso la Questura, dove sono nuovamente identificati senza che venga trovata una soluzione al loro stato.
La scelta del Comune di Genova di investire risorse limitate nella gestione dei minori stranieri non accompagnati è, secondo Traverso, una delle principali cause del "cortocircuito" che compromette la sicurezza del territorio. Traverso sottolinea che se un minore è difficile da gestire, non può essere lasciato senza supporto. Tuttavia, questo avviene sempre più frequentemente a Genova.
L’assenza di un'adeguata assistenza porta questi minori a gravitare intorno agli uffici della polizia, dove diventano responsabilità delle forze dell'ordine già sovraccaricate. La situazione evidenzia un fallimento sistematico nel fornire ai minori il supporto necessario per integrarli nella società e ridurre i rischi di comportamenti devianti.
Il SIAP, attraverso una lettera indirizzata al Questore dott.ssa Burdese, ha espresso la propria preoccupazione per l’aggravamento delle condizioni di lavoro delle forze dell’ordine, già afflitte dalla cronica carenza di personale. I poliziotti, sottolinea Traverso, sono costretti ad assumersi rischi professionali non previsti, a causa della mancata collocazione dei minori nei centri di accoglienza comunali. Nei locali della Questura, destinati ad altre funzioni operative, si trovano così a gestire situazioni critiche con persone arrestate o fermate.
Traverso critica anche la mancanza di un coordinamento politico istituzionale efficace, lamentando che nonostante le statistiche comunali indichino un miglioramento, i cittadini percepiscono un crescente senso di insicurezza nei quartieri più colpiti dal degrado urbano.
Il sindacato SIAP chiede quindi con urgenza che ogni ente faccia la propria parte per garantire la sicurezza e l'assistenza necessaria. Traverso ribadisce che non si tratta di affrontare emergenze imprevedibili come terremoti o alluvioni, ma di gestire in modo strutturato un fenomeno ben noto.
In conclusione, il coinvolgimento del Prefetto richiesto dal Municipio di Sampierdarena, per affrontare i crescenti episodi di furti e degrado, sottolinea la gravità della situazione. Traverso invita a ripensare il sistema di gestione e accoglienza, auspicando un vero e proprio coordinamento tra le istituzioni per evitare che il problema si trasformi in una minaccia ancora maggiore per la sicurezza pubblica e il benessere sociale.