MONTOGGIO - È uno dei fulmini caduti durante la tempesta di Ferragosto la causa del rogo che da giorni sta bruciando sui monti tra Montoggio e la Valbrevenna, all'interno del Parco regionale dell'Antola.
Nella giornata di ieri, al bruciare delle fiamme, oltre alle forze antincendio sono intervenuti anche i Carabinieri Forestali di Montoggio, Busalla, Genova Rivarolo e il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Genova. Le indagini per accertare le cause iniziavano, quindi, con l’incendio ancora in corso e permettevano, grazie all’analisi dei segni lasciati dal fuoco sul terreno, di individuare l’area di innesco, in una zona sommitale del monte.
Qui i militari hanno trovato una pianta con evidenti segni di folgorazione da fulmine. Le testimonianze raccolte da solerti cittadini, sempre molto utili per l’attività investigativa, confermavano sia il luogo dell’innesco, sia la causa naturale.
La ricostruzione degli eventi ha permesso di capire quanto accaduto e di escludere qualsiasi responsabilità umana sia penale, sia amministrativa: il fulmine era caduto già il giorno di ferragosto provocando una fumata che si era presto estinta per la pioggia caduta poco dopo. I giorni successivi non c’era stato altro segnale di pericolo, per cui la criticità sembrava risolta. Tuttavia, evidentemente, come anche i segni riscontrati sul terreno suggeriscono, il fuoco deve aver covato tra le radici della pianta e, nella giornata di ieri, scomparsa la poca umidità dovuta alle piogge e salite nuovamente le temperature atmosferiche, aveva preso nuovamente vigore propagandosi.
Gli incendi boschivi provocati da fulmini si attestano tra l’uno e il due per cento di quelli totali. Tuttavia, quest’anno in Provincia di Genova, su dieci incendi boschivi scoppiati finora, ben due sono stati dovuti da fulmine probabile evidenza di una maggiore incidenza di eventi temporaleschi dovuti ai cambiamenti climatici.
Quanto accaduto è comunque il segnale che il fuoco può covare in maniera subdola anche per molti giorni e tale aspetto va sempre considerato nel suo impiego, sia per cucinare, sia per distruggere i residui vegetali: causa di circa la metà degli incendi boschivi in Provincia di Genova.