GENOVA - L'archivio digitale della procura di Genova non è abbastanza grande per caricare il video integrale di tutte le ambientali registrate in Regione nell'ambito dell'inchiesta per corruzione a carico di Giovanni Toti, Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini. Per sopperire al problema, sollevato dagli avvocati dell'imprenditore e dell'ex governatore, la società che si è occupata delle intercettazioni ha messo a disposizione il suo server per la consultazione. Verranno così allestite tre postazioni video che potranno accedere a quelle immagini. L'archivio digitale a disposizione dei pm, dove inserire tutte le intercettazioni audio, video e informatiche, è di circa cinque terabyte ma il video integrale che le difese vogliono vedere sarebbe di circa 20 terabyte.
Il video non è stato depositato tra gli atti messi a disposizione in vista del processo immediato che inizierà il 5 novembre perché ritenuto irrilevante dall'accusa. Le difese possono consultarlo e, se riterranno di avere individuato elementi utili, chiederne l'acquisizione. La procedura è la stessa prevista per le intercettazioni telefoniche. Dopo che la difesa avrà scelto audio e video che ritiene utili lo indica alla procura e il giudice dovrà autorizzarne la copia. Una volta completata questa fase occorrerà una trascrizione che potrebbe però durare mesi. Il problema dello spazio di archiviazione era già stato sollevato dalle procure del Sud, che per i maxi processi di mafia hanno grandi quantità di intercettazioni audio e video. E nei prossimi mesi non è escluso che anche il server in uso alla procura di Genova possa essere aumentato.