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Cronaca

1 minuto e 35 secondi di lettura
di s.i.

TERNO D'ISOLA - C'è chi all'indomani della confessione di Moussa Sangare, l’uomo che ha ammesso di aver compiuto il delitto della barista Sharon Verzeni 33enne avvenuto un mese fa a Terno d’Isola è andato a riascoltare la canzone che nel 2016 usciva in collaborazione con il noto rapper genovese Izi. "Scusa", questo il titolo di un brano che secondo alcuni ora assume un significato ancora più amaro, specialmente secondo le prime dichiarazioni dell'uomo, oggi 31enne e senza lavoro, che non avrebbe avuto alcun movente per uccidere la donna. "Ho avuto un raptus improvviso. Non so spiegare perché sia successo, l'ho vista e l'ho uccisa”, ha detto agli inquirenti. Un dolore reso ancor più inspiegabile per i familiari della giovane, ammazzata per strada senza che - secondo quanto ricostruito dalle indagini - tra i due ci fosse mai stato un contatto in precedenza. 

Il reo confesso aveva avviato la sua carriera di cantante, collaborando anche con un altro rapper italiano, Ernia. Poi era volato negli Stati Uniti, in cerca di fortuna, inseguendo il sogno della musica. Ma da quando era tornato dall'America, secondo i racconti dei vicini, era un'altra persona: litigava spesso con la madre e la sorella, arrivando a puntarle un coltello dietro la schiena e a far intervenire i carabinieri quando dalle parole era passato alle mani. E, secondo quanto ricostruito dalla procuratrice Maria Cristina Rota, avrebbe prima “minacciato con il coltello due ragazzini di 15-16 anni, poi ha desistito con loro per poi incontrare Sharon Verzeni che si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato".

"Forse è troppo tardi ma ti chiedo scusa": cantava così nel ritornello di quella canzone che oggi tanti sono tornati a riascoltare. Tra i commenti c'è chi constata "Chi avrebbe immaginato che questa canzone sarebbe diventata la colonna sonora di un crimine", chi spende un pensiero per la vittima, chi ancora dice che "sì, ora è davvero troppo tardi per chiedere scusa".