ALBENGA -"La mia città ha delle ferite molto gravi ma quella degli albenganesi è una comunità che reagisce molto velocemente e con determinazione e già questa mattina tutti si sono mossi per ricominciare". A parlare è Riccardo Tomatis, sindaco di Albenga, un medico a capo di una giunta di liste civiche in opposizione al centro destra, che aggiunge: "L'entroterra delle coltivazioni e delle altre attività agricole sono il motore economico, noi ci siamo subito messi a disposizione e già lunedì prossimo avremo il tavolo verde con i rappresentanti delle associazioni di categoria per aiutarli subito, ci saranno poi le richiesta di stato di calamità naturale e di una serie di interventi per la messa in sicurezza della piana".
Il sindaco poi parla delle persone evacuate a causa dell'inondazione: "Una famiglia intera di cinque persone è stata soccorsa con dei gommoni dai vigili del fuoco, ma poi, dopo alcune ore, è potuta tornare nell'abitazione".
Tomatis ricorda i problemi idraulici di Albenga: "Sono problemi cronici. Noi stiamo intervenendo grazie a due finanziamenti proprio nella zona più colpita dal nubifragio. Ma la rete idraulica di Albenga non è più adeguata al tipo di coltivazioni e al cambio di clima che si sta verificando. Oggi rispetto al passato abbiamo precipitazioni molto violente e intense, bisogna adeguare la rete idraulica al cambiamento del clima".
Poi il sindaco parla dei problemi principali di Albenga, città di 20 mila abitanti: "Uno è la sanità - spiega il primo cittadino che nella vita fa il medico - abbiamo l'ospedale più moderno ma sottoutilizzato, in particolare manca un centro di emergenza e così il pronto soccorso più vicino di Pietra Ligure, che è un dea di secondo livello, dunque una struttura all'avanguardia, fa fatica a fare fronte a tutte le richieste, anche la viabilità è un tema molto critico a causa dei continui cantieri sulle autostrade che spesso costringono il traffico su un'unica corsia e frenano il turismo".
Tomatis poi assicura Albenga offre molto ai giovani: "Qui c'è la possibilità di fare sport, ci sono spazi di cultura e di aggregazione, e di questo siamo molto orgogliosi".