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Cronaca

Due fatti nella notte: al Galliera operatore colpito da un pugno, al Villa Scassi di Sampierdarena infermiera minacciata con coltellino. Il ministro alla Salute pensa all'arresto, Fratelli d'Italia al Daspo per i violenti in corsia
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di Michele Varì
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GENOVA - Ancora sanitari aggrediti e minacciati sul posto di lavoro a Genova, il primo fatto al Galliera, l'ospedale più esposto ai violenti dove confluiscono sbandati e ubriachi reduci della movida del centro storico. Lì un infermiere di 37 anni è stato colpito al volto da un pugno sferrato da un senza fissa dimora giunto in piena notte in ospedale lamentando un dolore toracico. Dopo l'aggressione l'uomo si è allontanato.

A rintracciare l'uomo dopo pochi minuti sono stati gli agenti delle volanti della polizia
che dopo averlo identificato lo hanno denunciato per lesioni aggravate.

Poco dopo,  un uomo di 31 anni arrivato con la fidanzata al pronto soccorso del Villa Scassi di Sampierdarena
ha spintonato e minacciato un'infermiera con un coltellino. Alla vista degli agenti l'uomo ha aggredito anche loro. Oltre al coltellino gli agenti gli hanno trovato due tessere sanitarie intestate ad altre persone e un cacciavite.

Quelle  delle aggressioni a medici e infermieri di ospedale e altri posti di lavoro è una vera è propria emergenza, tanto che sono state inasprite le pene  per le persone che commettono questi reati.

Un problema che nei giorni scorsi Ignazio Zullo, senatore capogruppo in commissione Lavoro e Sanità di Fratelli di D'Italia, ha pensato di risolvere introducendo una sorta di “Daspo”. "Tre anni di sospensione  -  propone Zullo - della gratuità di accesso alla cure programmate - eccetto le prestazioni di urgenza e salvavita - agli autori di aggressioni contro gli operatori sanitari in occasione di lavoro e di reati contro il patrimonio sanitario. I risparmi saranno investiti in misure di sicurezza negli ambienti sanitari".

Paolo Cremonesi, direttore del pronto soccorso del Galliera e Presidente Regionale della la Società Italiana Medicina d'Urgenza, ammette l'emergenza e propone interventi integrati per rendere più sicuro il suo reparto e tutti i pronto soccorso: "Serve un posto di polizia operativo 24 ore, una costante campagna di educazione rivolta agli utenti e l'arresto anche differito proposto il ministro della Salute Schillaci".

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