GENOVA - "Siamo passati dalle 1.014 multe del 2021 a quelle del 2024, dove siamo arrivati a 4mila sanzioni per precedenze non date da parte degli automobilisti ai pedoni". Così l'assessore alla polizia locale Sergio Gambino ha fatto il punto sugli ultimi incidenti stradali dopo che Genova è risultata terza nella classifica delle città italiane con più sinistri che coinvolgono pedoni.
A fotografare la situazione è il 7° rapporto annuale sull'incidentalità con il coinvolgimento dei pedoni in Italia redatto da dell'Associazione Sostenitori e Amici della polizia stradale. "Abbiamo riscontrato negli ultimi anni un incremento importante di sinistri ai danni dei pedoni" ha detto Gambino a Primocanale.
"Nella stragrande maggioranza gli incidenti avvengono sulle strisce pedonali - continua l'assessore -. C'è sicuramente una cattiva attenzione da parte dei guidatori, che spesso e volentieri non danno la precedenza ai pedoni sulle strisce, ma c'è anche spesso un comportamento superficiale da parte dei pedoni".
"Da circa due anni abbiamo incrementato i controlli da parte della polizia locale sia per quanto riguarda la mancata precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali, dove abbiamo intensificato sia le pattuglie in divisa sia quelle in borghese"
Se si parla invece di investimenti con vittime, Genova scende fino al sesto posto tra le grandi città. Dopo Roma, sale Milano con 19 decessi – 14 uomini e 5 donne – di cui 11 ultra65enni. Seguono Napoli con 11 vittime (ben 10 ultra65enni), Palermo con 9, Catania con 7, Bologna con 6, Torino, Genova e Bari con 5, Firenze e Trieste con 2, Venezia, Verona e Messina con 1.
L'aumento non è legato a un aumento delle violazioni ma a un aumento dei controlli di questa specifica violazione, "una delle più pericolose del codice della strada".
Ma nel mirino non ci sono solo gli automobilisti. Gli stessi pedoni - spiega - sono passabili di multa quando attraversano senza guardare, in punti pericolosi oppure con in mano il telefono. L'anno scorso sono stati più di 400 le persone multate. Un dato in leggero calo rispetto al 2023, ma non per questo da sottovalutare: per il codice della strada i pedoni indisciplinati sono allo stremo di chi è alla guida dell'auto o dello scooter.