GENOVA - Si conclude con un bilancio di 8 persone fermate dalla polizia di stato e almeno quindici persone ferite. Nove di questi sono stati trasportati all'ospedale Galliera per diverse contusioni e sono stati dimessi poco dopo.
I disordini - Dopo i tafferugli nel primo pomeriggio di ieri che hanno visto un bilancio di tre agenti di polizia lievemente feriti, le violenze sono riprese sul finire della partita, terminata con la vittoria della Sampdoria ai rigori per 7 a 6. Ad acuire le tensioni, l'esposizione di alcuni striscioni rubati agli Ultras Tito Cucchiaroni, dopo altri "botta e risposta" srotolati sia nella Gradinata Nord sia nella Gradinata Sud. Circa 300 tifosi blucerchiati sono usciti prima del termine della stracittadina, andando in Corso De Stefanis. Lì sono scoppiati i primi disordini con la polizia che si è frapposta proprio per evitare il contatto coi tifosi. Il bilancio è di una quindicina di feriti lievi, soccorsi tra l'interno dello stadio e fuori: un tifoso è rimasto ferito, rimasto colpito da un fumogeno. Anche un agente è stato colpito e soccorso dalle ambulanze prontamente giunte sul posto.
La guerriglia si è poi spostata in via Canevari: lì la polizia ha invitato i tifosi a sgomberare la zona il più velocemente possibile. La via è stata bloccata per individuare i responsabili, tutti vestiti di nero e armati di mazze, poi sono iniziate le identificazioni da parte delle forze dell'ordine che hanno fermato diverse persone, perquisendole e sequestrando loro gli oggetti contundenti, tra cui anche alcuni bastoni. Qui è entrato in azione anche l'idrante contro diversi facinorosi, molti giovanissimi, che hanno lanciato diversi oggetti verso i mezzi della polizia.
Gli scontri - La violenza si è poi spostatia tra via Del Piano e via Tortosa con circa 150 sampdoriani, dove ci sono state altre cariche delle forze dell'ordine per contenere i disordini ed evitare che divampino la violenza con i 200 genoani in zona corso De Stefanis e via Bobbio, che hanno rovesciato anche alcuni bidoni per "creare delle barricate" e rallentare l'intervento della polizia, che poi ha caricato i rossoblù in via Montaldo e in via Bobbio. Nelle file dei tifosi, anche una cinquantina di marsigliesi. Sul cielo di Genova, il monitoraggio continuo da parte dell'elicottero.
Diverse le strade sono state chiuse al transito veicolare, per controllare meglio il flusso dei tanti tifosi diretti a casa e farli allontanare dalle zone più pericolose del centro: chiuse Buenos Aires e corso Torino direzione Levante, via Tolemaide, via Invrea. All'una di notte è poi scattata prontamente la chiusura di Largo Giardino in direzione corso Monte Grappa e via Montaldo a causa degli scontri. Il traffico viene fatto defluire lungo la zona di San Fruttuoso per chi è diretto a Levante.
Vista la situazione, i pullman delle due squadre sono rimasti bloccati all'interno dello stadio Luigi Ferraris fino oltre l'una di notte.
Il tutto si è concluso intorno alle 2.30 di notte, quando tutte le strade sono state riaperte.