Il tribunale collegiale di Imperia ha assolto, applicando la recente legge sulla depenalizzazione dell'abuso di ufficio, due dei quattro imputati al processo che ha visto coinvolti l'avvocato Marco Mangia, ex presidente di Go Imperia (la società concessionaria delle aree portuali di Imperia), con l'allora direttore generale Alberto Caprile e i due imprenditori nel settore della cantieristica Giancarlo Dolla (Imperia Yacht Service) e Michele Ottavio Lugaresi (Gente di Mare).
Per Mangia e Caprile, difesi dall'avvocato Elisabetta Busuito, il giudice ha disposto l'assoluzione, aprendo l'istruttoria per gli altri due. I fatti risalgono all'agosto del 2020 e riguardano il noleggio da parte di Go Imperia di un travel lift, una sorta di gru a ponte utilizzata per sollevare le imbarcazioni all'associazione temporanea di scopo formata dalle aziende in capo ai due imprenditori che erano indagati.
Go Imperia chiamò per un'indagine di mercato il Consorzio operatori porto di Imperia (Copi), titolare della concessione dell'area cantieristica, consorzio che comprende sette società consorziate, tra cui figurano le due successivamente aggiudicatarie. Il consorzio presenterà ricorso al Tar ottenendo dal tribunale amministrativo l'annullamento dell'affidamento. A Mangia (della commissione giudicatrice) e a Caprile (responsabile del procedimento) era contestato l'abuso di ufficio per non aver escluso l'ats dalla gara.
Ai due imprenditori, invece, viene contestata la turbativa d'asta, perché avrebbero costituito l'associazione temporanea di scopo, avendo conosciuto in anticipo l'ammontare dell'offerta del Copi, essendone soci, e potendo così presentare un'offerta più vantaggiosa, aggiudicandosi il servizio.