“Lunedì incontrerò il mio cliente e dovremo scegliere se sottoporci o meno alle domande della Procura, siamo ancora nei termini previsti per rendere l'interrogatorio”. La dichiarazione di Sara Manuello, l’avvocato del 35enne, residente nell'estremo ponente ligure, ora sottoposto agli arresti domiciliari perché colpito da gravi indizi di colpevolezza per avere cagionato, nel corso dell’anno 2022, lesioni personali dolose, in particolare alla sua ex compagna, dovute a contagio da virus HIV.
Manuello, dal punto di vista della difesa, ha spiegato che " il consulente tecnico del pubblico ministero ha dichiarato di non essere stato in grado di stabilire se il ceppo virale dell'indagato sia lo stesso della giovane che ha sporto denuncia dopo essersi resa conto di aver contratto il virus.
“Tengo a precisare - ha aggiunto il legale - che al momento, e già da diversi mesi il mio assistito ha una carica virale praticamente azzerata. Il virus gli è stato trasmesso dalla madre”.
L’ indagine, che ha portato all'arresto dell'uomo, nasce da una denuncia presentata nell'ottobre del 2022 alla fine di una relazione sentimentale.
“La donna – ha evidenziato la Procura di Imperia attraverso una nota - una volta confermata la positività al virus si è recata in Procura denunciando l'ex compagno che, a seguito di indagini, è risultato non essersi mai adeguatamente curato negli anni precedenti al 2022. E' emerso così - sempre secondo quanto sostenuto dalla Procura - indiziario grave e serio positivamente avallato dal gip di Imperia”.
Le contestazioni mosse nei confronti dell’indagato “Sono provvisorie, vigendo la presunzione di innocenza e quindi la necessità che vengano sottoposte al vaglio giurisdizionale con pronuncia definitiva”.