GENOVA - "Un registro regionale della Bi-genitorialità per garantire una comunicazione trasparente e paritaria tra i genitori, eliminando l’accentramento di diritti e doveri su un solo genitore, sportelli per risolvere i conflitti familiari, un garante, sostegno e l'impegno per il collocamento dei figli fuori dalla coppia solo in casi eccezionali".
Sono queste le principali richieste del decalogo che il presidente dell'Associazione Papà Separati Liguria APS Mauro Lami chiede di sottoscrivere ai candidati alla presidenza della regione Liguria.
Più precisamente i Padri Separati chiedono l'istituzione di un Garante della Bi-genitorialità con competenze autonome e deliberanti su tutte le questioni che coinvolgono la pubblica amministrazione, il finanziamento della Legge regionale n. 34 del 2008 sul sostegno ai genitori separati, finora mai applicata né finanziata. La revisione delle normative regionali sull’assegnazione del patrimonio residenziale per considerare le emergenze legate alle separazioni. L’impegno per il collocamento dei minori fuori famiglia solo in caso di gravi e accertate situazioni di pericolo.
E ancora: l’applicazione della Legge 328 del 2000 a livello regionale, che prevede la Carta dei Servizi Sociali, con criteri chiari per l’accesso ai servizi. Un ripensamento del ruolo dei servizi sociali nel contesto delle separazioni, con regole chiare e trasparenza nella valutazione delle situazioni che coinvolgono minori. La realizzazione di una sperimentazione regionale di sportelli di mediazione gestiti da professionisti formati per risolvere i conflitti familiari in maniera efficace e rispettosa. L’impegno a promuovere un cambio culturale che valorizzi la bi-genitorialità come diritto dei minori e dovere degli adulti.
L’istituzione di un Osservatorio regionale per monitorare le separazioni e promuovere la piena bi genitorialità, coinvolgendo le associazioni di genitori separati riconosciute.
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di Michele Varì
Appello dei Papà Separati ai candidati in Regione: "Stessi diritti per i genitori"
Il presidente Lami chiede sottoscrizione di un decalogo: "Serve registro regionale della Bi-genitorialità, un garante e sostegno e l'impegno per il collocamento dei figli fuori dalla coppia solo in casi eccezionali"
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