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Cronaca

Aiutavano chi pagava a passare l'esame di teoria con auricolari e apparecchi elettronici ma anche con la sostituzione di persona
1 minuto e 5 secondi di lettura
di Eva Perasso

Si iscrivevano all'esame per ottenere la patente di guida, ma con il trucco: individuata nel savonese una organizzazione criminale che da anni vendeva agli iscritti ai test il superamento della teoria con auricolari, con sostituzioni di persona o l'uso di apparecchi elettronici per poter rispondere correttamente alle domande. Tre persone sono state arrestate.

L'operazione "Pay to drive" è iniziata già nel 2019: la Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Savona da quell'anno ha iniziato i suoi controlli sul territorio. Per scoprire, come si legge in una nota, che "Il sodalizio criminale era strutturato con funzioni e ruoli ben definiti: il capo dell'organizzazione, noto nel settore delle autoscuole del ponente ligure, oltre a promuovere ed organizzare la struttura delinquenziale, si avvaleva di altri collaboratori che fungevano da "suggeritori", intermediari, procacciatori di "clienti", ed altri che curavano l'aspetto logistico preoccupandosi di fornire attrezzature elettroniche atte alla comunicazione tra i candidati e coloro che si trovavano all'esterno dell'aula di esame al fine di fornire loro le corrette risposte ai quiz ministeriali".

Di mezzo c'era una scuola guida del savonese, che, ignara di quanto stesse accadendo, si occupava delle pratiche burocratiche. Tra i prescelti per il superamento con frode dell'esame molti erano stranieri a cui ora la patente di guida è stata revocata. Sospesi dalle loro mansioni anche due istruttori di guida