GENOVA-A costargli la vita il sorpasso azzardato di un automobilista. È morto così Michele Dervishaj, 19 anni, schiantandosi contro un muro mentre provava a schivare un'auto che gli si era parata di fronte. Tutti scappano, nessuno lo soccorre, dopo due giorni all'ospedale, muore.
Giovedì 17 febbraio, un'altra tragedia macchia di sangue la periferia genovese. I soccorsi arrivano in via Rivarolo, dove Michele è rimasto sull'asfalto: degli automobilisti non c'è traccia. È gravissimo.
Il giovane rider che aveva appena consegnato l'ultima pizza della serata e viaggiava verso casa sua, a Sampierdarena, non ce l'ha fatta. Si è spento ieri sera dopo due giorni in coma nel reparto di rianimazione dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova, oggi sono stati donati gli organi. Determinato e molto legato alla sua famiglia, Michele, in grembo alla sua mamma, era arrivato in Italia dopo un lungo e difficile viaggio in gommone dall'Albania. Il diciannovenne si divideva tra lo studio e il lavoro: aveva deciso di portare le pizze a domicilio con il suo scooter per non pesare economicamente sulla sua famiglia mentre frequentava l'ultimo anno dell'istituto tecnico. In questi giorni è caccia alle due auto pirata coinvolte nell'incidente che lo hanno lasciato morente a terra.
Un altro incidente mortale sull'asfalto genovese, sono cinque le vite spezzate alla guida dall'inizio del 2022 e di queste due erano rider. Nel 2021 erano state 14 i morti causati da incidenti stradali a Genova, un dato che aveva segnato un'inversione di tendenza per una delle città che storicamente detiene il record negativo per incidentalità stradale, ma la vicinanza degli ultimi cinque morti preoccupa.