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Cronaca

"Servono misure efficaci e immediate a partire dal deflazionamento della densità detentiva, dal rafforzamento della Polizia penitenziaria e dall'assicurazione dell'assistenza sanitaria e psichiatrica" denuncia il sindacato della polizia penitenziaria
56 secondi di lettura
di R.P.

SANREMO - Ancora tensioni nel carcere sanremese di Villa Armea.

Ieri intorno alle 21 per protesta alcuni detenuti hanno incendiato alcune suppellettili all'interno delle celle, creando una grande nube di fumo che ha investito le tre sezioni del carcere. Grazie all'intervento del personale di Polizia penitenziaria della caserma libero dal servizio i circa 140 detenuti sono stati sfollati e collocati all'intento dell'aria passeggi.

Lo riferisce Fabio Pagani segretario della UilPa Penitenziaria. "Ribadiamo che servono misure efficaci e immediate a partire dal deflazionamento della densità detentiva, dal rafforzamento della Polizia penitenziaria e dall'assicurazione dell'assistenza sanitaria e psichiatrica. Il carcere di Sanremo rischia il tracollo da un momento all'altro - denuncia Pagani -. Saremmo peraltro curiosi di sapere cosa ne è stato dei provvedimenti annunciati dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, all'indomani della conversione dell'inutile decreto carceri, quando aveva anticipato che avrebbe chiesto pure un incontro al Presidente Mattarella. Dopo due anni, le condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria sono ulteriormente peggiorate. Dunque, lo sappia la Premier, sotto il suo Governo le condizioni delle carceri e di lavoro per gli agenti sono ancora più indegne che in passato per una 'nazione' civile".