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Cronaca

E' la consegna dei diplomi della scuola di lingua e cultura italiana della Comunità
1 minuto e 36 secondi di lettura
di Eva Perasso

Domenica 20 ottobre 2024 alle 15:30 al Teatro Carlo Felice di Genova si svolgerà la cerimonia di consegna dei diplomi della Scuola di Lingua e Cultura italiana della Comunità di Sant’Egidio.

Sul palco del Teatro si alterneranno gli interventi e le testimonianze di alcuni insegnanti e studenti della Scuola, seguiti dai saluti delle Autorità e dalla consegna simbolica dei diplomi in sala. Saranno presenti il sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Claudio Orazi e la prefetto di Genova, Cinzia Torraco.

L'evento riprenderà il tema dell'ultimo incontro internazionale per la pace di Parigi “IMMAGINARE LA PACE”, per sottolineare come l'incontro tra le culture e le religioni contribuisca a costruire un tessuto di convivenza pacifico, realizzando una concreta risposta al clima di diffidenza e talvolta di odio che va crescendo anche nella società italiana e nell'attuale contesto internazionale.

La Scuola di Lingua e Cultura italiana è attiva a Genova dal 1985 ed è oggi presente in sette quartieri della città (Centro Storico, Foce, Sampierdarena, Sestri Ponente, Pra’, Bolzaneto e Molassana). Il servizio è gratuito, sostenuto dall'impegno volontario di un centinaio di insegnanti, nelle diverse sedi. Quest’anno la Scuola ha insegnato l’italiano a differenti livelli a circa 1100 persone – giovani e adulti – da 80 paesi. La rappresentazione geografica degli studenti, nei vari anni, è stata la fotografia dell’evoluzione dell’immigrazione nella città e in Italia.

Le Scuole di Sant’Egidio, vissute non solo come luogo di apprendimento, ma anche come ambito di riferimento, di socialità e amicizia, sostengono ogni anno un alto numero di “nuovi italiani" nel percorso di integrazione. Tra gli altri, anche i profughi giunti con i Corridoi Umanitari e molti ucraini fuggiti dalla guerra, in parte ospiti della Comunità.

La scuola di lingua e cultura italiana a Genova è attiva dal 1986 e in questi anni ha iscritto 16mila persone, rappresentando per molti immigrati un luogo di accoglienza e amicizia, dove, con l’apprendimento progressivo della lingua italiana, ha avuto inizio un percorso di integrazione e partecipazione attiva alla vita della città.