LA SPEZIA - La Spezia è stata un palco di rilievo della campagna elettorale: Andrea Orlando ha scelto spesso la piazza casalinga, senza nasconderne l’emozione, portando qui i big nazionali a suo sostegno, mentre Marco Bucci ha presentato il suo programma proprio nella città del suo contendente.
L'ospedale Felettino
Tra i temi caldi, argomento per entrambi i candidati, il cantiere dell’ospedale Felettino. Sarebbe dovuto iniziare quest’anno, ma è rimasto al palo in attesa dell’ok del Rina check. ‘Quest’ospedale s’ha da fare’ a prescindere dagli schieramenti, ma il futuro Presidente della Liguria dovrà dare un occhio ai conti dell’appalto che prevedono un esborso di oltre 15 milioni di euro all’anno per 25 anni da parte di Asl5. Intanto, il territorio spezzino dal gennaio 2017 conta circa 500 posti letto in meno e gli ospedali esistenti – Sant’Andrea della Spezia, San Bartolomeo di Sarzana e, marginalmente, San Niccolò di Levanto – fanno il possibile, mostrando troppo spesso segni di debolezza strutturale. Allo stato dei nosocomi si aggiunge il problema delle liste d’attesa che favoriscono, nella provincia di confine con Toscana ed Emilia-Romagna, le fughe sanitarie.
Il porto e le 9 nomine
Altro argomento al centro della discussione politica nel levante è la vision portuale. Il tema è emerso con insistenza a seguito di un’ipotesi di scissione tra i due porti della Spezia e Marina di Carrara, oggi nella stessa Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, e conseguente annessione dello scalo toscano a quello di Livorno. Si lega anche alla necessità entro la fine dell’anno di nominare i Presidenti di ben nove autorità portuali a livello nazionale. Salvini e Rixi, rispettivamente Ministro e Viceministro alle Infrastrutture e ai Porti, hanno sottolineato la propria vocazione autonomista: “non si decide al posto né dei livornesi né degli spezzini” in linea con la promozione della Legge Calderoli sull’autonomia differenziata, ma non hanno escluso tale ipotesi. Bucci ha rispolverato il brand Ligurian Ports, rimasto operativo sino al 2016, guardando a un sistema portuale regionale che nella sua interezza potrebbe raggiungere i numeri del porto di Rotterdam. Orlando difende maggiormente il ruolo dello scalo spezzino, pur ribadendo la necessità di coordinamento tra gli scali liguri, ma con la consapevolezza di una competizione tra i due porti e delle diverse direttrici su cui sin muovono. La Spezia è il terminale della direttrice Tirreno-Brennero, un corridoio che coinvolge Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. Per entrambi i candidati il raddoppio e il completamento della linea Pontremolese è un percorso obbligato, se pur atteso da anni e travagliato, a causa dei costi in totale di 4 miliardi e 500 milioni di euro. La difficoltà principale è data dalla pendenza del 23 per mille della Galleria di Valico (20 km per 2,7 miliardi): basti pensare che per realizzare l’opera occorreranno circa 10 anni.
Economia e nautica
La provincia spezzina ha il vantaggio di una situazione economica moderatamente positiva con diversi asset dal segno più come nautica, armiero e turismo. C’è anche una disponibilità di spazi, grazie alle aree in dimissione della centrale Enel e particolare fermento sulle nuove tecnologie con il nuovo Polo nazionale della dimensione subacquea e le sperimentazioni sui motori ibridi e a idrogeno dei superyachts di Sanlorenzo e Baglietto. Risorse assolutamente da sviluppare e coordinare al meglio e in grado di creare occupazione di livello e attrarre ricercatori e laureati.
Le nascite e gli stranieri
Dal punto di vista demografico la curva della popolazione regge esclusivamente grazie ai tassi migratori interni ed esteri. Il numero delle nascite, in una delle provincie italiane tra le più vecchie d’Italia, è sostenuto per lo più dalle famiglie immigrate. L’11% della popolazione è di provenienza straniera. Volendo fare un quadro sintetico e per grandi linee: la comunità dominicana, la più popolosa d’Europa, che gravità intorno a piazza Brin, è il motore delle attività di ristorazione e ricettive delle Cinque Terre, mentre dal Bangladesh e paesi limitrofi arrivano gli operai dei cantieri navali e nautici. Processi ed evoluzioni nella società che vanno osservati con attenzione in un territorio, come nel resto della Liguria, in cui è sempre più difficile trovare manodopera, così come è arduo trovare una abitazione civile, visto il crescere di B&B e case vacanze.