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Cronaca

1 minuto e 18 secondi di lettura
di Alessandra Boero
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Per molti sembra si giochi a Ponente  la vera partita delle elezioni regionali della Liguria.

Nell’ultimo mese si sono susseguiti i leader dei vari partiti, chi a sostegno del candidato di centro sinistra e chi a sostegno di quello del centrodestra. Comune denominatore i problemi che affliggono l’estremo ponente ligure: infrastrutture, trasporti, sanità, potenziamento delle attrattive turistiche, sicurezza e, nel ventimigliese, immigrazione.

Temi importanti a cui i candidati hanno cercato di dare e risposte e soluzioni appellandosi ai vari finanziamenti statali ed europei. Oggetto di dibattiti anche l’entroterra, il suo potenziale e le sue fragilità.

Collegamenti, fibra, trasporto pubblico, servizi per la cittadinanza. Ma la spina che letteralmente sprofonda nella terra é la difesa del suolo e in tal senso, i sindaci, pretendono più che risposte, azioni.

La delicata questione è stata al centro di discussioni ma , a quanto pare, le soluzioni non sembrano accontentare i primi cittadini. Si è parlato molto anche di invasi, di laghetti artificiali e di patrimonio storico-culturale da preservare.

Ampio spazio anche al tema del trasporto pubblico, comparto sempre al centro di polemiche per i costanti disservizi e disagi all'utenza. 

Protagonisti indiscussi delle infrastrutture invece l'Aurelia bis, il Tenda, il traforo Armo - Cantarana, la Carcare - Pedrosa e il raddoppio ferroviario.  

Infine, chi avrebbe voluto essere al centro della campagna elettorale ma vuoi per un motivo, vuoi per l'altro non lo è stato, sono i frontalieri. Migliaia di imperiesi che ogni giorno oltrepassano il confine con la Francia per raggiungere il posto di lavoro tra code, disservizi, controlli alla frontiera, cantieri e tanta e tanta pazienza.