GENOVA - Cinque condanne e due patteggiamenti, con pene comprese tra gli 8 mesi e 1 anno e 4 mesi, per gli appartenenti al Canale Telegram “Basta Dittatura”, soggetti che avevano stalkerizzato, per diversi giorni, sul finire dell’agosto 2021, Matteo Bassetti, il direttore del reparto delle malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova.
Minacce di morte e stalking
Le condanne e le sentenze sono state pronunciate mercoledì mattina dal giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Genova per i reati di stalking di gruppo e istigazione a delinquere con conseguente condanna alle previsionali da versare a favore del professore, oltre alle spese legali.
Bassetti: "Non mi fermerò"
Altri quattro imputati sono stati invece rinviati a giudizio davanti al tribunale per il prossimo 11 febbraio 2025, perché hanno scelto il rito ordinario. "Avevo promesso che non mi sarei fermato, non mi sono fermato e non mi fermerò - commenta il professore a Primocanale - Credo che questo processo sia uno dei tanti che si celebreranno e devo dire grazie ai miei avvocati, alla digos e alla procura di Genova che non si sono mai stancati di lavorare e questo è sono l'inizio".
Il professore era stato bersagliato da chiamate continue e messaggi minacciosi e aveva presentato denuncia tramite il suo avvocato Rachele De Stefanis.
"Siamo al patteggiamento, poi ci sarà il processo e ci siamo anche costituiti parte civile, quindi spero che chi ha fatto queste cose non le farà a nessun altro e si pentirà amaramente perché oltre a fargli male da punto di vista penale, gli toccherò pesantemente nel portafogli - continua l'infettivologo -Giustizia per il momento è fatta, ma ce ne sarà ancora e quindi aspettiamo i prossimi processi, io non mi fermo. Se c'è ancora qualcuno che pensa di insultare Bassetti o minacciare la sua famiglia e rimanere impunito sappia che questo non succederà: avanti il prossimo".
Battaglia contro l'oscurantismo
"La mia battaglia nelle aule del tribunale non è solo per me - sottolinea Bassetti - ma è anche per la scienza contro l'oscurantismo, il negazionismo e l'ignoranza che ha dilagato in Italia negli ultimi quattro anni. Occorre ripristinare l'autorevolezza della medicina, della scienza, di chi ha studiato su chi blatera sui social, avendo studiato all'università di Google; questo è un cancro che dobbiamo sterminare"