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Cronaca

Ancora non è chiaro che cosa sia successo ma da una prima ricostruzione sembrerebbe che il giovane operaio non indossasse l'imbracatura di sicurezza
3 minuti e 11 secondi di lettura
di Aurora Bottino

QUILIANO - Tragedia questa mattina in un cantiere sulla A6 Torino-Savona nella tratta tra Altare e il bivio per Savona dove un giovane operaio è caduto dal viadotto su cui stava lavorando ed è morto sul colpo. A perdere la vita è stato Mbow Ousrisme, 29 anni, italiano di origini senegalesi residente a Novara.

La tragedia in un cantiere prima della galleria Nigiu

Ancora non è chiaro che cosa sia successo ma da una prima ricostruzione sembrerebbe che l'uomo, impiegato in una impresa subappaltatrice al lavoro per il montaggio di un ponteggio sotto l’impalcato, abbia fatto un volo di più di 20 metri. Il cantiere è quello in corrispondenza della galleria Nigiu, tra i caselli di Altare e Savona. Dalle prime informazioni sembrerebbe anche che il giovane non stesse indossando l'imbracatura di sicurezza e sia caduto nel vuoto dopo essere scivolato, ma per capire le cause dell'incidente sono state avviate le indagini del caso. 

"Tutte le attività sul cantiere sono state immediatamente sospese e sono stati prontamente contattati i mezzi di soccorso informando al contempo le autorità competenti" fa sapere la concessionaria, Autostrada dei Fiori.

Lunghe manovre di rianimazione: per il giovane non c'è stato nulla da fare

Sul posto sono arrivati gli operatori del 118 con l'ambulanza della Croce Bianca di Altare e l'automedica che hanno richiesto l'intervento dell'elicottero Grifo ma per l'operaio, di origini senegalesi, non c'è stato nulla da fare. Inutili le lunghe manovre di rianimazione messe in atto dai sanitari. Intervenuti anche i vigili del fuoco che si sono occupati del recupero del cadavere dopo l'ok del magistrato di turno. Le operazioni hanno richiesto l'utilizzo dell'autoscala che ha permesso di raggiungere l'uomo e riportarlo sul piano stradale. 

Chiuso per più di tre ore il tratto tra Altare e il bivio con l'A10

Il tratto tra Altare e il bivio dell'A6 con l'A10 Savona in direzione Savona è stato chiuso intorno alle 10 per permettere l'intervento dei mezzi di soccorso per poi essere riaperto alle 13. La riapertura è arrivata dopo il termine degli accertamenti da parte delle Autorità e il recupero della salma.

La sedicesima vittima sul lavoro in Liguria nel 2024

Arriva la denuncia dei sindacati: "È il sedicesimo morto nel 2024 nel nostro territorio - dice Luca Maestripieri, segretario generale della CISL Liguria -. Al nuovo presidente della Regione Marco Bucci, che è 'uomo del fare', chiediamo di fare insieme a noi la differenza. Fino ad oggi tutte le nostre denunce e i nostri appelli sono caduti nel vuoto ed è continuata la mattanza. Da molto tempo suggeriamo quelle misure che la situazione, sempre più grave in Liguria, richiede. Invertire la tragica scia di sangue si può, non sono solo parole". La Cisl esprime dolore e vicinanza alla famiglia del lavoratore deceduto e auspica un incontro urgente col presidente Bucci.

Anche la Cgil Liguria esprime il proprio cordoglio ai cari del lavoratore deceduto e rabbia per l’inattività della Regione. "Continua purtroppo la catena di infortuni mortali sul lavoro in ambito autostradale, e nonostante ciò, la Regione Liguria non ha intenzione di dare corso ed applicare la legge regionale su maggior sicurezza in questo ambito. La Regione Liguria è quindi responsabile di non attuare la norma vigente che è stata pensata e voluta proprio per contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza in questo particolare settore".

"Occorre far luce sull'incredibile strage che sta colpendo la Liguria tra appalti e subappalti e irregolarità varie" dice Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria. "Nello specifico attendiamo le indagini, ma basta: la strage si deve fermare. Chiediamo giustizia perché, come abbiamo già ripetuto centinaia e centinaia di volte, un incidente sul lavoro non è mai frutto di una pura fatalità ma rappresenta la disattenzione generale di un sistema paese che non pone la vita al centro del suo sviluppo. Ed anche per questo andremo alla mobilitazione il prossimo 29 novembre. Ci stringiamo attorno ai colleghi e alla famiglia dell'operaio deceduto sul lavoro".