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Cronaca

Il lavoro di oltre 200 finanzieri ha portato all'arresto in carcere 23 persone sul territorio italiano tra cui la Liguria
1 minuto e 28 secondi di lettura
di Au. B.

Una maxi-operazione antidroga coordinata dalla Dda di Firenze ha smantellato un'organizzazione che importava droga in Italia da Ecuador e Colombia. Sono stati impegnati 200 agenti per assicurare l'esecuzione del provvedimento cautelare, insieme a unità cinofile del corpo. Numerose le perquisizioni in corso, che interessano anche attività ricettive in Firenze, riconducibili agli indagati albanesi.

Ventitré persone in carcere con l'accusa di traffico internazionale di droga

La guardia di finanza di Pisa ha eseguito un'ordinanza del gip di Firenze che portato all'arresto in carcere 23 persone sul territorio italiano (Toscana, Calabria, Lazio, Puglia, Campania, Lombardia, Veneto, Liguria) ed all'estero (Albania, Francia, Spagna e Romania), altre sei ai domiciliari e un'altra all'obbligo di firma. In totale sono 30 misure cautelari personali. L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. La richiesta è del pm antimafia distrettuale Luca Tescaroli (ora procuratore capo a Prato). Gli arrestati hanno nazionalità italiana, albanese, rumena ed ucraina e sono già coinvolti in fatti di criminalità organizzata, sia italiana sia albanese. 

La droga dal Sudamerica fino ai porti di Livorno, Savona e Genova

La droga dal Sudamerica arrivava al porto di Livorno, Savona e Genova. I container venivano stoccati nei porti di arrivo, dove apposite squadre di recupero provvedevano al prelievo del narcotico e alla loro esfiltrazione dalle aree portuali, per poi essere messi a disposizione delle compagini criminali. Per agevolare le operazioni di individuazione e recupero della cocaina, il sodalizio criminale utilizzava dispositivi di radiolocalizzazione, mentre la sostanza veniva occultata all'interno dei contenitori aventi carico di copertura frutta esotica o nelle intercapedini ricavate per lo scopo. L'attività di indagine ha consentito di sequestrare oltre 2 tonnellate di cocaina, 45 kg di hashish, 20 kg di marijuana, che avrebbero fruttato circa 70 milioni di euro alla consorteria criminale, e di trarre in arresto, in flagranza di reato, ulteriori tre responsabili.