Vai all'articolo sul sito completo

Cronaca

Rosario Ventura lo ha detto ai suoi colleghi, gli stessi che il giorno dopo hanno scioperato per otto ore in segno di solidarietà e per chiedere più sicurezza a bordo dei convogli
1 minuto e 39 secondi di lettura
di Michele Varì - Aurora Bottino

"Quello che è successo non mi ha spaventato, il mio lavoro mi piace: tornerò sui treni appena sarò guarito". Il capotreno accoltellato lunedì alla stazione di Rivarolo non ha paura di tornare al lavoro appena sarà guarito, le quattro coltellate ricevute da un giovane senza biglietto non gli hanno tolto la passione. Rosario Ventura lo ha raccontato ai suoi colleghi, gli stessi che il giorno dopo hanno scioperato per otto ore in segno di solidarietà e per chiedere più sicurezza a bordo dei convogli.

"Non mi ero accorto delle coltellate, pensavo che la giacca mi avesse protetto"

La paura però c'è stata. "Il vagone non era pieno, ci saranno state 30 persone" racconta Ventura. "Quando mi sono avvicinato ai due ragazzi, lui continuava a guardare il telefono, faceva finta di non sentirmi. Lei invece mi ha subito detto che non avrebbero pagato ma non sarebbero neanche scesi, che potevo benissimo chiamare la polizia". A quel punto - secondo il racconto di Ventura - a intervenire sono stati alcuni passeggeri, che hanno preso le difese del controllore. "Gli ho chiesto di scendere, ho indugiato a chiamare la polizia perché si sarebbe bloccato il traffico, allora li ho invitati a pagarmi la tariffa del biglietto: un euro e sessanta". A iniziare la violenza sarebbe stata la ragazza, sputando e insultando il capotreno fino a dargli un calcio e uno schiaffo sulla schiena. Nel mentre il 21enne, Fares Kamel Salem Alshahhat, sarebbe sceso sulla banchina: lì ha tirato fuori il coltello e ha accoltellato quattro volte Ventura. "Pensavo che il giubbotto avesse attutito le coltellate, poi ho visto la quantità di sangue scendermi dalla manica".

"Ringrazio tutti i colleghi per la vicinanza, guarirò e tornerò al lavoro"

Vuole ringraziare tutti i colleghi che il giorno dopo hanno deciso di scioperare per mostrargli solidarietà. La protesta ha interessato tutto il personale mobile dipendente dalle società di trasporto Trenitalia, Fs Security, Trenord, Trenitalia Tper, Italo Ntv ed è stata indetta dopo "l'ennesima aggressione" avvenuta, quella ai danni di Rosario Ventura.