VADO LIGURE-Un giro di droga da oltre 60 milioni di euro. L'indagine della Dda di Bologna ha portato all'arresto in flagranza di cinque persone: quattro cittadini della Repubblica Dominicana di età compresa fra i 25 e i 47 anni, tutti regolari in Italia, e un imprenditore italiano di 67anni, con alle spalle un precedente per bancarotta fraudolenta. Nel pomeriggio del 17 febbraio i poliziotti della squadra mobile di Savona hanno sequestrato nel porto di Vado Ligure, un carico di 240 chili di cocaina che si è rivelato fondamentale nella complessa indagine delle forze dell'ordine bolognesi.
L'organizzazione dominicana si sarebbe appoggiata alla società dell'italiano, con sede nel Pisano e specializzata nel commercio del pellame, per portare in Italia lo stupefacente, che viaggiava in container che trasportavano pelli intere di bovini, in arrivo via mare da Santo Domingo. Il pellame, pressato e maleodorante, era anche impregnato di sale per conservarlo: un sistema che rendeva praticamente impossibile, anche per i cani delle unità cinofile, fiutare la cocaina ai controlli.
I container sbarcavano al porto di Vado Ligure e transitavano da un deposito doganale a Santa Croce sull'Arno (Pisa), poi raggiungevano un magazzino a Creazzo, nel Vicentino. È in questi tre luoghi che nei giorni scorsi sono avvenuti i sequestri più ingenti: 260 kg nel capannone in Veneto, 240 kg al porto in Liguria, altri 233 kg nel magazzino doganale in Toscana.