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Cronaca

Il vertice regionale richiesto dopo l'accoltellamento del capotreno nella stazione di Rivarolo. Tante promesse ma gli agenti Polfer sono sempre meno
4 minuti e 17 secondi di lettura

Ogni volta che c'è un'emergenza in fatto di sicurezza ecco la proposta di utilizzare i soldati dell'esercito, costano poco e vestono una divisa.

E'  successo anche stavolta in seno all'incontro  svolto nella prefettura di Genova richiesto e sollecitato dai sindacati dei ferrovieri della Liguria dopo l'accoltellamento di inizio novembre del capotreno genovese colpito con alcuni fendenti al fianco da un passeggero senza biglietto nella stazione di Rivarolo. I sindacati hanno anche chiesto di installare tornelli per disciplinare ingressi nelle grandi stazioni di Brignole e Principe e incentivare attività private e sociali nei locali delle piccole stazioni oggi spesso deserte.

Il prefetto garantisce maggiori controlli

 Il faccia a faccia fra il prefetto di Genova Cinzia Torraco, i prefetti delle altre province liguri, i ferrovieri e i vertici delle forze di polizia è avvenuto oggi pomeriggio in seno al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Alla fine il rappresentante dello stato a Genova ha garantito più controlli nelle stazioni e nelle stazioni, come chiedevano i ferrovieri che da tempo lamentano, allo stesso modo dei sindacati di polizia e della Polfer, la penuria di personale in ambito ferroviario. Poi la promessa di impiegare i soldati dell'esercito, come già accade per blindare i vicoli del centro storico.

"Organici agenti Polfer sempre più scarni

Non è un caso se a indagare sull'accoltellamento di Rivarolo sono stati i carabinieri e gli agenti della Polfer, che negli anni nonostante le pacche sulle spalle del Ministro dei Trasporti ed ex ministro degli Interni Matteo Salvini, hanno visto diminuire in modo drastico il loro organico.

Sicurezza "appaltata" a una nuova azienda ferroviaria

Una vigilanza, quella nelle stazioni e a bordo dei treni, di fatto appaltata a una nuova azienda di sicurezza (Fs Security) del Gruppo Fs nata nel febbraio 2023 dalla fusione dei rami d'azienda "protezione Aziendale" di RFI e Trenitalia con il compito di garantire la sicurezza all'interno delle aree ferroviarie.  Unico problema, non di poco conto, quegli operatori non possono detenere armi e non hanno la capacità e la preparazione per supplire all'assenza dei poliziotti della Polfer.

Il comunicato ufficiale della Prefettura:

"Nel pomeriggio odierno si è tenuto un incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali di categoria per esaminare la tematica della sicurezza del trasporto ferroviario, in seguito ai recenti fatti di cronaca. Alla riunione, cui hanno partecipato anche i prefetti delle province di La Spezia, Savona ed Imperia, hanno preso parte le organizzazioni sindacali - Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast, Orsa, i responsabili di RFI – Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia, FS Security, il rappresentante del Settore Trasporto Regionale e Locale di Regione Liguria, il dirigente della Polizia Ferroviaria ed i vertici delle Forze dell’ordine".

Numero dedicato per il personale a bordo dei treni

Si legge ancora nel comunicato della prefettura: "Le forze di Polizia hanno assicurato l’intensificazione dei controlli delle stazioni di Genova Principe e Genova Brignole e delle aree limitrofe, unitamente all’attività della Polizia Ferroviaria che quotidianamente cura la vigilanza nelle stazioni e a bordo dei treni, anche con il supporto di Militari dell’Esercito Italiano, limitatamente alle stazioni di Genova Principe e Genova Brignole. Parallelamente è stato dato atto del rafforzamento dei presidi di sicurezza a bordo dei treni con l’operazione “Alto Impatto”, che prevede la presenza di personale dedicato a bordo dei treni sulle tratte che presentano maggiori criticità e che si aggiungono ai servizi di scorta già previsti nelle fasce notturne a bordo dei convogli interregionali a lunga percorrenza. È stata ribadita l’importanza dell’utilizzo di un numero dedicato raggiungibile dagli apparati GSM-R con associazione a numero funzionale del personale di bordo da parte dei capotreno, quale linea dedicata, al fine di poter comunicare tempestivamente eventuali situazioni di emergenza, permettendo alla sala operativa (COC POLFER) – che costituisce punto di raccordo sia informativo che operativo - di veicolare l’intervento alla forza di Polizia territorialmente competente.

È stato condiviso con i partecipanti al tavolo che il Ministero dell’Interno ha previsto un piano di potenziamento del personale da assegnare al Compartimento della Polizia Ferroviaria “Liguria” per incrementare i servizi di vigilanza e prevenzione a bordo dei convogli ferroviari. Il Gruppo FS è impegnata, ogni giorno, a garantire la sicurezza di dipendenti e passeggeri nelle stazioni e a bordo dei treni. L’Azienda, tra le varie azioni messe in campo per affrontare il fenomeno delle aggressioni, collabora con le Forze dell’Ordine, le quali, su richiesta del personale di bordo, intervengono nella gestione di situazioni di potenziale conflitto, ed eroga corsi di formazioni al personale. A queste si aggiungono il continuo monitoraggio e l’investimento in tecnologie e digitalizzazione".

 

I sindacati: "Tornelli per accedere nelle grandi stazioni"

Nel comunicato della prefettura spazio anche alle richieste dei sindacati: "Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di implementare le risorse a bordo, quelle di scorta, di assistenza, di FS Security e di Polfer. Parallelamente è stata richiesta la riattivazione delle commissioni tecniche congiunte fra aziende del gruppo, OO.SS. e Polfer per incontri mensili atti a individuare le criticità e le possibili soluzioni. È stata richiesto che RFI riprenda il progetto di investimenti sui tornelli e sulle aperture delle piccole stazioni alla cittadinanza per garantire la prossimità ed evitare le desertificazioni del contesto della rete ferroviaria".

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