Sono state chiuse le indagini sui festini a base di sesso e droga: così ha deciso la procura di Genova. L'inchiesta aveva fatto tremare la cosiddetta Genova bene e alcuni ambienti della politica.
Nell'avviso di chiusura indagini, come era previsto, non è stato riportato il nome del vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana. La presenza di Piana era stata indicata dalla Nikolic e il nome era finito incredibilmente nelle carte dell'inchiesta. Lui stesso aveva spiegato ai magistrati che quel giorno e a quell'ora era impegnato in una videochiamata di lavoro e si era difeso dimostrando la sua assoluta innocenza.
"Sapevo della chiusura della indagini già da mesi, perché rendere pubblica la notizia solo oggi a elezioni finite? - spiega Piana a Primocanale - per me è stato un danno inquantificabile, se non avessi una moglie e un figlio magari mi sarei anche fatto una risata e invece ho dovuto fare i conti con una situazione molto ma molto difficile come è facilmente immaginabile. Mi sono trovato per giorni e giorni sulle copertine senza motivo, qualcosa di assurdo che non potrò mai dimenticare. E anche durante la campagna elettorale ho dovuto subire attacchi, frecciatine e malignità anche sui social. Ho sempre ribadito la mia innocenza, ho fiducia nella magistratura ma mi sento preso in giro e certe cose proprio fatico a comprenderle".
La vicenda
Jessica Nikolic era l'escort che inizialmente aveva indicato alcuni nomi di partecipanti ai festini, per lei l'accusa di sfruttamento della prostituzione ed estorsione. La giovane è difesa dall'avvocato Leonardo Nicotra. Per la vicenda erano stati arrestati un anno fa l'imprenditore Christian Rosolani (difeso dall'avvocato Giuseppe Tortorelli e Andra Costa) e l'architetto Alessandro Cristilli (Federico Fontana). Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile e la procura, i due avrebbero organizzato festini a base di cocaina ed escort.