"Le alluvioni sono colpa dell'uomo, sono sei le cause più comuni che commette".
Silenzio parla Bellini, Alfonso, il geologo che conosce meglio di ogni altro il territorio della Liguria e non solo, che ha studiato anche nella veste di perito dei magistrati di tre alluvioni avvenute nella nostra regione nel 2010, 2011 e 2014 e quelle di Olbia nel 2013 e di Carrara nel 2003.
In un libro, "Il debito ambientale", scritto per beneficenza per aiutare l'associazione Gigi Ghirotti di Franco Henriquet, Bellini condensa tutto il suo sapere e la sua esperienza, e sottolinea le tante colpe dell'uomo che si sommano agli eventi naturali.
I corsi d'acqua vanno puliti
Primo sbaglio i corsi d'acqua non sempre puliti. "Non è vero che la vegetazione nei greti può fronteggiare le alluvioni, è vero il contrario, meno materiale c'è nei greti e meno facilmente l'acqua esonda".
Aumentare la cultura di protezione civile
Chiarito questo Bellini ribadisce l'importanza della protezione civile: manca una vera cultura di prevenzione - dice -, e penso ai balletti all'alba del Comune di Genova per decidere in allerta arancione se chiudere le scuole.
GaChiudere scuole in caso allerta arancione per temporali
"E' assurdo - dice Bellini -, in allerta arancione per i temporali le scuole vanno chiuse perché l'aspetto più pericoloso è il traffico indotto dal movimento di chi si reca a scuola".
Fereggiano: scolmatore poteva salvare sei vite
Bellini ricorda i troppi ritardi per lo scolmatore del Fereggiano, che è stato dimenticato dopo un'inchiesta, ma se fosse stato finito prima le sei persone decedute nel 2011 sarebbero ancora vive".
Per questo lancia un appello per affrettare i tempi dello scolmatore più importante, quello del Bisagno, che dovrebbe essere già concluso e invece è ancora al punto di partenza.
Ecco le sei cause dei disastri
Sei le cause che in caso di forti piogge sono indicate dal esperto per spiegare alluvioni e altri disastri sempre più frequenti anche per colpa del cambiamento climatico e le precipitazioni sempre più intense: "Abbandono colline, non cura degli alberi che poi finiscono nei corsi d'acqua, scarsa manutenzione, cementificazione, opere idrauliche non idonee e la non applicazione delle norme di protezione civile".
L'esempio negativo di Monterosso
A proposito di cultura della protezione civile Bellini cita come esempio negativo il comune di Monterosso, perla delle Cinqueterre spezzine, "il fatto che siamo analfabeti lo dimostra il Comune di Monterosso che, nonostante sia stato devastato da un alluvione nel 2011, ha rispedito indietro sedici milioni di euro ottenuti per lo scolmatore per non disturbare il turismo".
I voti a Regione e Liguria: "Sei meno"
Alla domanda che voto darebbe a Regione Liguria e Comune di Genova Bellini dice "Sei meno". Perché il compito della Regione è la previsione, e quella la fanno bene, con l'Arpal danno allerte a tutto spiano, e questo è positivo, perché un'allerta mancata può provocare dei morti. Nella prima giunta Bucci non c'era neppure l'assessore alla Protezione Civile ma solo un consigliere delegato, Gambino, adesso assessore. Ma il difetto a mio avviso è che il piano di protezione civile non viene diffuso, fatto conoscere ai cittadini, che in caso di allerta i cittadini devono sapere cosa fare e soprattutto cosa non fare. Invece il piano viene tenuto in un cassetto e tirato fuori solo nell'emergenza, la legge prevede delle esercitazioni, che noi non facciamo mai, se facessimo un sondaggio su cosa prevede il piano di protezioni civile avremmo la conferma che nessuno lo conosce.
Prima svolta con l'assessore Crivello
Allora che voto darebbe all'assessore comunale alla protezione civile Sergio Gambino? "Lui poverino fa quello che può". E che voto darebbe al suo predecessore Gianni Crivello? "Crivello è stato quello che ha innovato il piano di Protezione civile, Crivello veramente meritevole perché il piano precedente dell'epoca della sindaca Vincenzi era veramente sconsolante".
(Il libro Il Debito Ambientale di Alfonso Bellini è in vendita per beneficenza nel chiosco libreria di Roberto Rimondi situato sotto il ponte Monumentale di Via XX Settembre)