Un ecografo del valore di 70 mila euro distrutto e una tentata aggressione al personale sanitario. È il bilancio della serata di sabato scorso al pronto soccorso del Saint Charles di Bordighera dove un uomo, di origine romene e senza fissa dimora, ha raggiunto con i familiari il nosocomio bordigotto a seguito del ricovero d'urgenza del padre colpito da infarto, apprendendo della morte del padre.
La sua reazione improvvisa e violenta dopo la morte del padre
La sua reazione improvvisa e violenta ha gettato nel panico il personale che ha trovato riparo nell'emoteca. L'uomo è stato denunciato sulla base del decreto legge 137 che prevede l’arresto obbligatorio in flagranza per lesioni contro professionisti sanitari e danni ai beni destinati all’assistenza medica.
La condanna del gesto
"Il fenomeno delle aggressioni presso le strutture sanitarie è purtroppo in crescita e si registrano casi sempre più frequenti in tutte le regioni italiane. Il tema della violenza nei confronti del personale sanitario è quantomai urgente e significativo, un tema in cui anche il Governo si è mosso con provvedimenti legislativi ad hoc. Siamo vicini ai nostri medici ed infermieri che si sono trovati a fronteggiare l’ennesimo episodio di violenza e ribadiamo la necessità di attuare nuove e più stringenti misure di tutela e sicurezza del personale, anche sensibilizzando la popolazione sull’importanza che il nostro servizio svolge per i cittadini", questo l'appello in una nota della Direzione dell’Ospedale Saint Charles di Bordighera.
"Il DL Anti violenza è un passo importantissimo e necessario, serve ora un percorso di sensibilizzazione di coloro che usufruiscono delle strutture e dei servizi del Servizio Sanitario Nazionale, in particolare i dipartimenti di emergenza, dove il rischio di aggressioni e violenza è ormai estremamente elevato. Il nostro servizio di guardia è attivo h24 e sarebbe auspicabile un presidio fisso anche delle Forze dell'Ordine. Naturalmente continueremo a svolgere il nostro lavoro che è a servizio di tutti, ringraziando tutti i nostri medici e infermieri"
L'ospedale ha poi annunciato l'intenzione di agire con gli organi investigativi e l’Autorità Giudiziaria per ottenere giustizia, costituendosi parte civile nei confronti dell’aggressore.