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Cronaca

Protocollo d’intesa tra Questura e Asl5 contro la violenza di genere
2 minuti e 5 secondi di lettura
di Emanuela Cavallo

LA SPEZIA - Prosegue per altri due anni l’accordo tra ASL5 e la Questura della Spezia grazie al rinnovo del “Protocollo Zeus”. In questo ultimo anno sono sessanta gli ammonimenti da parte del Questore. Il nuovo protocollo tiene conto della Legge n.168 del 24 novembre 2023, che ha aggiornato la normativa di riferimento, ampliando il novero delle condotte violente per le quali è possibile applicare l’ammonimento, sia su istanza di parte, che su iniziativa dell’autorità. Come il precedente documento, consente sin dal momento dell’applicazione del provvedimento monitorio, un percorso gratuito che verrà erogato da ASL5, su base volontaria, che consentirà all’ammonito di affrontare, tra gli altri, il problema della gestione della rabbia, spesso alla base dei comportamenti violenti.

Un percorso, che con la nuova legge, che introduce specifica disciplina per la revoca dell’ammonimento, assume un grande valore. Questa, infatti, potrà essere richiesta solo dopo tre anni dall’applicazione del provvedimento e se l’ammonito accetterà di partecipare a percorsi di recupero che si concludano con un esito positivo: una conditio sine qua non, senza la quale non si potrà formulare istanza di revoca al Questore che ha emesso il provvedimento di ammonimento.

L’obiettivo è anche quello prevenire il fenomeno della violenza contro le donne, informare e sensibilizzare la collettività, oltre che promuovere lo sviluppo e l’attivazione di azioni basate su metodologie consolidate e coerenti per il recupero dei responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, così da favorirne il reinserimento sociale e limitare i casi di recidiva.

“Firmiamo il rinnovo del protocollo per altri due anni. Non è più una scommessa – commenta il Direttore Generale di ASL 5, Paolo Cavagnaro -, ma un impegno importante da proseguire: delle 26 segnalazioni di maltrattanti che abbiamo ricevuto dalla Questura, in 20 hanno accettato il nostro invito alla riabilitazione. Soltanto uno di loro ha rinunciato, tutti gli altri sono stati presi in carico dai nostri servizi e stanno portando avanti un percorso di recupero”.

“È uno strumento in cui crediamo molto -, aggiunge il Questore della Spezia Sebastiano Salvo -, dovuto ad un’intuizione della nostra Amministrazione che ha voluto volgere lo sguardo oltre che verso la vittima anche verso il maltrattante perché la prevenzione passa anche attraverso l'attenzione all'autore del reato. Ci tengo a sottolineare la disponibilità dell’Asl che ha fortemente voluto il rinnovo del protocollo che mette a disposizione della collettività percorsi di recupero per il maltrattante completamente gratuiti. Percorsi che, se completati, possono incidere positivamente, attenuandone gli effetti, sull'applicazione delle misure di prevenzione previste dalla legge”.