Poteva essere una strage e solo per fortuna non ci sono stati feriti. Sul crollo della gru del cantiere di via Chiodo, a Castelletto, precipitata sulla Residenza per anziani La Camandolina la procura ha avviato un'indagine condotta dagli ispettori della Asl3. L'ipotesi d'accusa è la mancata sicurezza delle attrezzatura di lavoro, forse per scarsa manutenzione, che potrebbe configurare un crollo colposo.
Si è rotto il tronchetto alla base della struttura
Appurato che le cause non sono legate alla base di cemento dove era posizionata la struttura, perché risulta essersi tranciato il tronchetto alla base della gru, gli inquirenti diretti dall'ingegnere Gabriele Mercurio hanno posto sotto la lente molti soggetti: i proprietari della gigantesca struttura, chi l'ha costruita, chi l'ha noleggiata e effettua la manutenzione e chi l'ha montata e la utilizzava.
Verifiche su crolli analoghi in Liguria
Si indaga anche per capire se il crollo ha analogia con altre gru crollate in passato a Santa Margherita e, oltre dieci anni fa, a Lerca, ad Arenzano.
Sotto sequestro i resti della gru e l'area del cantiere da dove è crollata, la Rsa svuotata nella notte dei 93 ospiti, tutti non autosufficienti e con problemi di deambulazione, trasferiti in altre residenze.
Maxi gru per rimuovere struttura crollata
Abitanti della zona e familiari dei ricoverati poi vogliono sapere quando via Chiodo potrà riaprire: i tempi sono dettati anche dalla ditta Vernazza a cui spetterà organizzare un piano per rimuovere la struttura crollata.
Entro una settimana strada e Rsa riaperte
I lavori potrebbero iniziare entro tre giorni mentre entro una settimana si spera di rimuovere i resti della gru e riaprire al strada e la stessa Rsa, ieri evacuata non problemi di staticità ma per la rottura di un tubo che ha mandato in tilt l'impianto di riscaldamento.