"Qui tutti siamo arrabbiati perché è quasi un mese che la strada è bloccata e soprattutto c'è un getto d'acqua continuo perché è stato rotto un tubo, sarei ansioso di sapere chi deve pagare quell'acqua, buongiorno"
L'indignazione degli abitanti: Chi paga quell'acqua?"
L'indignazione di Umberto è quella di tutti gli abitanti di via Chiodo che non riescono a capacitarsi che nessuno muova un dito per bloccare un tubo rotto che dal 28 novembre, il giorno del crollo della gru sulla Residenza per Anziani la Camandolina, perde acqua potabile a getto continuo sull'asfalto e la strada rimane chiusa ad auto e passanti, di fatto bloccando in due quella fetta di Castelletto che si unisce a Oregina.
Cantiere sotto sequestro per l'inchiesta
Si dice che tutto sia legato ai tempi della magistratura, che ha posto sotto sequestro la struttura collassata sulla residenza per anziani, la burocrazia che impone i tempi necessari alla nomina dei periti e dei consulenti per fare luce su un grave incidente che poteva provocare una strage.
Una dozzina di persone indagate
L'ipotesi di reato dell'indagine condotta dagli ispettori della Asl3 e dal pm Longo è quella di crollo colposo e già una dozzina di persone sono state indagate, della ditta titolare del cantiere aperto per costruire un elegante residence, ma anche di chi ha noleggiato la gru.
Trasferiti 93 degenti della Camandolina
Dramma nel dramma è la situazione della Rsa che per colpa della gru crollata sul tetto e alle basi della struttura è stata costretta a strappare i 93 degenti, quasi tutti novantenni non autosufficienti, dalle loro camere e dai loro operatori, e trasferirli in altre residenze.
Alcuni anziani sono deceduti
Trapela infatti che alcuni non torneranno mai più nella Camandolina perché deceduti nei giorni scorsi, morti per le loro condizioni psicofisiche legate all'età avanzata già molto precarie, e forse - nessuno può escluderlo - anche per il trauma di essere stati costretti a lasciare in piena notte e all'improvviso quella che era la loro ultima casa.