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Cronaca

Il varco è tornato in funzione alle 6 in punto, come da programma, ma già dalle 4 del mattino decine di camion si sono posizionati all'ingresso, incolonnandosi in lungomare Canepa e sul nodo di San Benigno
1 minuto e 53 secondi di lettura
di Aurora Bottino

Un'altra mattina di passione sulla viabilità genovese dove la riapertura del varco portuale Etiopia a Sampierdarena dopo la fine dello sciopero di 24 ore indetto per la morte di Giovanni Battista Macciò non ha risolto i problemi. Il varco è tornato in funzione alle 6 in punto, come da programma, ma già dalle 4 del mattino decine di camion si sono posizionati all'ingresso, incolonnandosi in lungomare Canepa e sul nodo di San Benigno. Sia quelli che avrebbero dovuto scaricare ieri che quelli che invece erano programmati per oggi.

Caos in città e in autostrada: chilometri di coda su tutte le direttrici

Dalle ore 8:30, sul nodo di Genova, a causa della viabilità ordinaria che non riceve nella zona portuale di Genova, si segnalano code. In particolare:
 - sulla A7 Serravalle-Genova, si registrano accodamenti tra Genova Bolzaneto e la barriera di Genova ovest verso Genova;
- sulla A10 Genova-Savona si registrano accodamenti tratto compreso tra Genova Pegli e il bivio con la A7 e tra Arenzano e Genova Pra' verso Genova;
- sulla A26 Genova voltri-Gravellona Toce si registrano accodamenti nel tratto compreso tra Masone e il bivio con la A10 verso Genova;
- sulla A12 Genova-Sestri Levante si registrano code tra Genova Nervi e il Bivio con la A7 verso Genova.

Lavoratori portuali in sciopero per 24 ore

Dopo la tragedia i lavoratori portuali hanno deciso di manifestare in segno di lutto. Una protesta spontanea che ha mandato in tilt il traffico cittadino e autostradale, già segnato dai cantieri. Intorno alle 7 di ieri mattina è stato infatti chiuso l'accesso di varco Etiopia con conseguenze al traffico pesantissime e la chiusura obbligata di Lungomare Canepa e della Guido Rossa. 

L'incidente al Terminal Psa di Genova Pra'

A perdere la vita nella notte tra martedì e mercoledì è stato il camallo della Compagnia Unica Giovanni Battista Macciò, 52 anni, di Castiglione Chiavarese, sposato e padre di un figlio ventenne, che è morto prima delle tre di notte dopo essere stato colpito da una ralla, un trattore usato per movimentare i container, ralla condotta da un collega, Patrizio Randazzo, 54 anni, che si è schiantato improvvisamente contro un altro semovente fermo guidato da Giuseppe Clavarino, 46 anni, anche lui dipendente Culmv, che nell'urto è stato sbalzato a terra ha riportato ferite alla schiena, l'uomo ed è stato trasferito all'ospedale San Martino in codice giallo, è fuori pericolo.

 

 

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