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Cronaca

In attesa del controesame, il camallo però non è risultato alterato: "Mi si sono chiusi gli occhi perché avevo fatto il doppio turno..."
1 minuto e 45 secondi di lettura
di Michele Varì
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"Ho avuto un colpo di sonno, mi si sono chiusi gli occhi per la stanchezza perché stavo facendo il doppio turno...".

Lo ha detto al suo avvocato il portuale della compagnia unica indagato per omicidio colposo per la morte del collega Giovanni Battista Macciò avvenuta prima delle tre di notte di mercoledì 18 nel terminal Psa di Pra'.  Il "camallo", Patrizio Randazzo, 54 anni, è risultato positivo ai cannabinoidi ma non alterato, la sua iscrizione sul registro degli indagati è un atto dovuto in attesa delle contro-analisi, come riferisce il suo legale Paolo Scovazzi. "Il mio assistito - ha aggiunto l'avvocato - ha ammesso di avere fumato stupefacente alcune settimane fa perché molto stanco".

Chi era Giovanni 'Francesco' Macciò morto nel porto di Pra' - Leggi anche

 

Ai raggi x il video del Psa

Sulla tragedia in porto indagano i militari della Capitaneria di Porto che con il coordinamento della Pm Arianna Ciavattini, dopo i primi rilievi della polizia stradale di Sampierdarena e gli accertamenti degli ispettori della Asl 3, stanno vagliando il video del sistema di sorveglianza del terminal che ha ripreso la tragedia.

Il colpo di sonno spiega l'improvviso cambio di direzione

Il colpo di sonno svelato dal portuale spiegherebbe anche l'improvviso cambio di direzione della ralla che si vede nel video del Psa. Nessuna conseguenza penale invece per il terzo camallo alla guida dell'altra ralla, un 46enne: lui, nell'urto sbalzato a terra e finito in ospedale in codice giallo, per gli inquirenti è solo un testimone della tragedia.

La vittima si trovava a piedi fra due ralle

Il tragico infortunio sul lavoro che ha riportato in prima pagina il tema della sicurezza sui posti di lavoro è avvenuto prima delle tre della notte tra martedì e mercoledì. Macciò quando è stato travolto si trovava a piedi tra i due mezzi meccanici per controllare e smarcare i sigilli dei container movimentati.

Uno striscione davanti alla Compagnia Unica: "Vergogna"

Da segnalare che stamane davanti alla sede della Compagnia Unica è comparso uno striscione con sopra scritto, "colpevoli quanto lui, vergogna", non rivendicato ma che si presume sia stato scritto per denunciare le condizioni di lavoro dei camalli soci della compagnia unica.

 

 

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