La pm Arianna Ciavattini ha disposto il sequestro del cellulare di Patrizio Randazzo, il portuale che la notte tra martedì e mercoledì ha investito e ucciso il collega Giovanni Battista Macciò nel porto Psa di Prà. Il telefono dell'investitore, così come quello del ferito che si trovava alla guida dell'altra ralla, erano stati sequestrati e poi restituiti nell'immediatezza dei fatti dopo aver accertato che non fosse stata proprio una distrazione dovuta all'utilizzo del dispositivo elettronico a causare la tragedia.
Domani l'autopsia sul corpo della vittima
Il nuovo sequestro potrebbe essere collegato a un'indagine a più ampio raggio da parte della Procura, dopo che in porto a partire dalle ore successive all'infortunio mortale si sono susseguite voci e mail anonime arrivate ai giornali che parlano di possibili dissidi tra Randazzo e altri lavoratori circa l'organizzazione del turno di lavoro anche se al momento nessuno si è presentato in Procura. Intanto domani alle 12 la medico legale Francesca Fossati eseguirà l'autopsia sul corpo della vittima. Nel registro degli indagati sono iscritte per omicidio colposo sette persone. Oltre a Randazzo (difeso dagli avvocati Paolo Scovazzi e Federico Ricci), ci sono il console della Culmv Antonio Benvenuti e sei tra dirigenti e dipendenti del Psa. Al vaglio degli investigatori oltre alla dinamica dell'incidente anche la sicurezza nell'organizzazione del lavoro sul terminal.
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