Nell'ambito del territorio di competenza della direzione marittima della Liguria, che comprende 26 province italiane del Nord-Ovest appartenenti delle regioni Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria e parte dell'Emilia Romagna, sono stati complessivamente impiegati 101 militari, 20 mezzi terrestri e 13 unità navali.
I controlli delle filiera ittica
Considerato il mercato di riferimento, gli ispettori hanno concentrato le attenzioni principalmente verso i grossisti, le piattaforme conto terzi, la grande distribuzione e i centri di trasformazione. Controlli mirati hanno, così, interessato gli hub di Milano Malpensa e dei principali porti della Regione per verificare il preciso rispetto delle vigenti normative nazionali e comunitarie. Particolarmente significativa è stata l'attività svolta dai militari presso noti centri di stoccaggio e grossisti stranieri, dove sono stati rinvenuti prodotti ittici scaduti o con informazioni - obbligatorie ai fini delle tracciabilità - incomplete.
Tonno in scatola, uova di salmone, pinne di squalo: i sequestri
Tra questi, si segnalano il sequestro di 20 tonnellate di tonno in scatola del valore commerciale di 250mila euro, effettuato dalla Capitaneria di Porto della Spezia congiuntamente all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, all’interno di un container proveniente dal Senegal. Presso un’azienda di lavorazione e confezionamento di Busto Arsizio (VA) e Mezzago (MB) sono stati sequestrati 5826 vasetti di uova di salmone Keta (Oncorhynchus keta) pescati nel Pacifico e fraudolentemente etichettati come uova di salmone norvegese, mentre presso un rinomato ristorante del centro storico di Torino sono state sequestrate 12 pinne di squalo Smeriglio (Lamna nasus) e una pinna pettorale di Verdesca (Prionace glauca) i cui campioni sono stati inviati all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta per meglio identificare l’appartenenza alle specie e la cui detenzione costituisce reato. Presso il mercato ittico di Milano, insieme all’Autorità Territoriale Sanitaria, è stata sequestrata una intera cella frigorifera contenente prodotti ittici, scarti di lavorazione, materiale ferroso (banconi, ruote di bici, carrelli) e rifiuti vari. Non sono sfuggiti all’attenzione degli ispettori della Guardia costiera neppure le specie di acqua dolce, come gli n. 836 kg di filetto di luccioperca (Sander lucioperca) sequestrati a Galliate (NO) per l’assenza di tracciabilità di prodotto proveniente dalla Russia. Numerosi, infine, anche i prodotti ittici rinvenuti in pessimo stato di conservazione, come i 200 kg di prodotto sequestrati ad un venditore ambulante di Tarantasca, in provincia di Cuneo, da parte della Capitaneria di porto di Imperia.
Ispezioni e sanzioni
A oggi, le 221 ispezioni, effettuate dai soli militari della Guardia costiera della Liguria, hanno portato a sanzioni per €125.000 e al sequestro di oltre 31 tonnellate di prodotti ittici (poco meno del 16% dei risultati nazionali), destinati al consumatore finale benché prive delle prescritte garanzie.
Risultati operazione e-Fishing
Al netto dell’operazione complessa “e-FISHING”, l’impegno della Guardia Costiera nella funzione di controllo del settore della pesca, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, prosegue tutto l’anno per garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani, salvaguardando il cittadino, la risorsa ittica e l’ambiente.
La sanzioni 'salate'
Nel 2024, infatti, è di oltre 9 milioni di euro l'importo totale delle sanzioni comminate, con oltre 800 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato - impedendone così l’ingresso nella filiera commerciale, a tutela del cittadino - principalmente per illeciti connessi alla mancanza delle informazioni obbligatorie relative alla tracciabilità del pescato, che accerta la genuinità e la provenienza del prodotto. Di questi risultati nazionali ben 1,2 milioni di euro di sanzione (13%) e 73 tonnellate di prodotto (9%) sono state comminate dal personale della Guardia costiera della Liguria. Nel corso dell'anno, l'azione di contrasto alla pesca illegale ha permesso di effettuare sull'intero territorio nazionale oltre 100.000 verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale, con un monitoraggio continuo, dalla cattura del pescato fino alla vendita al cittadino.
Il commento del comandante
"Quest’operazione - ha dichiarato il Comandante Generale della Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone – si inquadra in un sistema di controlli consolidato, che viene svolto costantemente dalla Guardia Costiera, in mare come a terra, nell’ambito delle sue competenze in dipendenza funzionale del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che consentirà agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri e di qualità, garantendo una filiera ittica virtuosa in grado di valorizzare e tutelare il lavoro degli operatori del settore che rispettano le normative vigenti e promuovendo il prodotto made in Italy”.
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