"Non sappiamo perché la mamma si è uccisa, noi non volevamo toglierle i figli, anche se nell'ultima udienza in tribunale era apparsa molto fragile e questo ci preoccupava per i bambini".
L'appello: "Non parlate male del papà"
A parlare per la prima volta è Giulia Orlando, avvocato curatrice per conto del tribunale di Genova dei quattro figli minori della donna albanese che si è tolta vita gettandosi nel vuoto dalla finestra di casa a Sampierdarena, una garante super partes, quella della curatrice, che entra in gioco ogni volta che c'è una separazione delicata di una coppia con figli minori della coppia: "Voglio anche lanciare un appello - sottolinea Orlando - affinché si eviti di parlare male del padre perché non è giusto e non è corretto anche per l'interesse dei bambini, che in questo momento hanno solo il papà e uno zio, oltre ai servizi sociali".
Quella donna aveva manifestato fragilità
Ai servizi sociali la curatrice aveva riferito le sue perplessità sulla mamma dopo l'ultima udienza in tribunale di fine dicembre: "Quel giorno la donna "aveva manifestato delle fragilità, aggressiva? Si, diciamo che non ascoltava quello che dicevo io e quello che diceva il marito e questo mi aveva indotto a preoccuparmi per i bambini, tanto è vero che ho riferito alcune perplessità ai servizi sociali perché la mamma era veramente molto fragile ed per quello che li ho anche visitati in casa del papà, per sincerarmi che stessero bene e che non ci fossero situazioni di pericolo, come in effetti era, e quando l'ho constato ho avvisato i servizi sociali della Asl3, ma d'altra parte non ci sono mai state avvisaglie che i bambini stessero male con il padre".
Papà islamico, ma non un fondamentalista
I poliziotti della mobile hanno escluso che l'uomo sia responsabile del suicidio e la digos che sia un fondamentalista islamico, come ha riferito più volte la moglie.
"Io so che è islamico, ma normale - spiega l'avvocato - come noi, non è una persona che può destare problemi, non pericoloso, come abbiamo appreso sia io come curatrice che il presidente del tribunale, che ha accolto le istanze degli assistenti sociali che potevano pernottare dal padre per tutte le vacanze di Natale, accogliendo addirittura la richiesta della mamma che i bambini potevano stare in casa".
"Non avremmo affidato i bimbi a un papà pericoloso"
Sulla figura del papà, anche lui albanese, l'avvocato Orlando è categorica: "Escludiamo che possa essere una persona pericolosa, escludo nella maniera più totale che sia pericoloso, non avrei mai permesso che i bambini potessero andare da un padre pericoloso, non lo è nella maniera più totale, i bambini in questo momento sono tranquilli e stanno, nonostante la disgrazia successa, abbastanza bene".
"Ho temuto che si fosse uccisa con i figli"
L'avvocato il giorno della tragedia è accorsa nella casa di Sampierdarena per stare vicina ai bambini: "Io passato attimi di grande sgomento perché temevo si fosse lanciata con i figli, i servizi sociali quel giorno non sono venuti, noi gli abbiamo più volte telefonato perché quella mattina avrebbero dovuto incontrare i minori e non avendo ricevuto nessuno riscontro gli abbiamo mandato una email in cui comunicavamo la tragedia che si era verificata. Li abbiamo poi risentiti via email, sappiamo che stanno aiutando il padre con un supporto psicologico, così come avviene per i bambini".
La decisione di oggi, papà unico affidatario dei minori
Stamane in tribunale si è tenuta l'udienza per la separazione della coppia albanese, il giudice ha dichiarato estinto il procedimento per la morte della moglie e dichiarato il padre unico affidatario dei mimori, sino a oggi invece affidati ai servizi sociali, decisione questa presa anche grazie a parere positivo sull'uomo del tribunale ordinario e della curatrice Giulia Orlando.
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