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Cronaca

Commenti da parte degli haters sono comparsi anche nel profilo della Mediateca regionale, il sindaco condanna fermamente l’accaduto.
1 minuto e 45 secondi di lettura
di E.C.

Una penosa e preoccupante vicenda che ha toccato anche le pagine social della Mediateca Regionale Ligure che ha sede alla Spezia. Sotto ai post di lancio del documentario "Liliana" sono infatti comparsi decine commenti contro la senatrice Liliana Segre sopravvissuta ad Auschwitz. La senatrice a vita, sopravvissuta ai campi di sterminio è “provata” dagli haters e degli insulti sui social e per questo non ha partecipato a un’iniziativa al Memoriale della Shoah. Esternazioni d’odio che in molte pagine social sono comparse in relazione alla diffusione degli appuntamenti di proiezione del documentario sulla sua storia, "Liliana" di Ruggero Gabbai. 

Il sostegno spezzino alla senatrice Premio Exodus

Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha da subito espresso "vicinanza e condanna l'accaduto".  "La Spezia ha un legame importante con Liliana Segre, - ha spiegato il sindaco, - avendole conferito nel 2018 il Premio Exodus in riconoscimento del profuso impegno nell'attività di testimonianza della Shoah e nella difesa del valore della memoria storica come antidoto alla violenza e all'indifferenza per onorare la sua testimonianza".
 
"La decisione di aderire all'iniziativa di proiettare il film 'Liliana' al cinema Odeon della Spezia, negli spazi della Mediateca regionale Sergio Fregoso, rappresenta un'importante occasione di riflessione in vista del 27 gennaio, Giorno della Memoria, per mantenere vivo il ricordo della Shoah nella coscienza di tutti – aggiunge Peracchini -. Purtroppo la pagina social della Mediateca Regionale Ligure è stata bersaglio di commenti offensivi nei confronti di Liliana Segre, episodio che condanniamo con assoluta fermezza. Esprimiamo la nostra più profonda vicinanza alla senatrice a vita e ribadiamo il nostro impegno contro ogni forma di odio e intolleranza".

Gli insulti non fermano Liliana Segre

Luciano Belli Paci, figlio della senatrice, ha spiegato che “pur amareggiata dagli insulti, non è fiaccata dalla situazione”. "Ci ha fatto l'abitudine, non è tipo da fermarsi" assicura ricordando che Segre, a 94 anni, sarà il 28 gennaio al Quirinale per la cerimonia in occasione del Giorno della Memoria e il 6 febbraio all'evento organizzato al Memoriale della Shoah dalla Comunità di Sant'Egidio. “E' stanca e ha ridotto gli impegni – spiega il figlio -. Certo non le fanno piacere gli insulti ma non si ritira".