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Cronaca

1 minuto e 32 secondi di lettura
di r.c.

Per gli scontri andati in scena tra maggio e settembre tra le tifoserie organizzate di Genoa e Sampdoria diversi ultras sono finiti alla sbarra. La prima udienza riguarda gli scontri avvenuti prima del derby di Coppa Italia giocato a settembre. Durante il match, in strada, si era scatenata una guerriglia urbana provocata dall'esposizione allo stadio degli striscioni storici che le tifoserie si erano rubati in primavera dopo una serie di aggressioni tra gruppetti di supporter. Trentotto agenti erano rimasti feriti.

Scontri pre derby

Nelle ore precedenti un piccolo gruppo di tifosi si era affrontato per strada. Per questo episodio si sono presentati davanti al giudice Giorgio Morando in cinque (tre del Genoa e due della Sampdoria, i primi difesi dagli avvocati Raffaele Caruso e Fabio Strata, i secondi dai legali Matteo Carpi e Pietro Bogliolo). In due hanno chiesto il giudizio abbreviato mentre tre la messa alla prova. Le accuse, a vario titolo, sono di resistenza aggravata, rissa, porto abusivo di oggetti atti a offendere.

Udienza per guerriglia del 5 maggio

Il 24 marzo è fissata l'udienza preliminare per altri 11 ultras (otto blucerchiati e tre rossoblù) per gli scontri in piazza Alimonda del 5 maggio. Quel giorno quasi 80 sampdoriani assaltarono un gruppo di tifosi genoani che stava seguendo la partita tra Milan e Genoa in un locale. La polizia intervenne subito dividendo i due gruppi.

Accoltellamento in un bar a Nervi

Infine, il 9 maggio verrà discusso il processo per l'accoltellamento in un bar di via Oberdan, a Nervi. Quattro tifosi della Samp fecero irruzione nel locale dove c'erano due genoani. Uno venne ferito con una lama o un coccio di bottiglia. Per questo episodio quattro hanno scelto il rito abbreviato mentre uno la messa alla prova. 

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