Come accade in molti processi per stupro, la ragazza era stata accusata dagli imputati di essersi inventata tutto e di essere stata consenziente. La Procura, dopo le indagini e aver ascoltato i testimoni in aula, non la pensa così. Il sostituto procuratore Federico Panichi ha chiesto l’archiviazione dall’accusa di calunnia per la studentessa romana 19enne, violentata a bordo di una nave Msc a maggio durante una gita di classe. “Nessun prova che la ragazza abbia detto il falso”, scrive il pm in un documento inviato alle parti che frena la controaccusa alla vittima.
Archiviato fascicolo per calunnia
Per quella violenza sono a processo tre amici francesi. Secondo il pm non ci sono prove che la giovane avrebbe accusato falsamente i tre. Sarà adesso il giudice per le indagini preliminari a valutare se accogliere la richiesta o se disporre nuovi approfondimenti.
Amici depistati mentre cercavano ragazza
Nel corso dell'ultima udienza è stato ascoltato uno degli imputati che ribadisce quanto raccontato durante l'interrogatorio e cioè "che il rapporto era consensuale". Diversa, invece, il racconto degli amici della vittima. Uno di loro ha rivelato che sarebbe stato "depistato" mentre cercava l'amica preoccupato. "Mi hanno indicato una cabina diversa. Quando ho bussato mi hanno aperto altre persone. È stata poi lei a dirmi dove l'avessero portata realmente".
L'accusa
I tre francesi erano stati arrestati dalla polizia di frontiera appena arrivati nel porto di Genova. In due avrebbero abusato della giovane studentessa, dopo averla fatta bere, mentre il terzo si sarebbe limitato a osservare la scena in silenzio. Quest'ultimo era finito poi ai domiciliari. Per la giudice i due che hanno partecipato direttamente allo stupro hanno agito con "modalità spregiudicate" in quanto "dopo essersi dimostrati amichevoli con la ragazza e averle offerto vari drink - scrive la gip - ne ottenevano la fiducia attirandola nella cabina" e "hanno agito con spregiudicatezza dimostrandosi incapaci di dominare le proprie pulsioni sessuali".
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