Domenica 23 febbraio alle 11.30, nella basilica genovese della SS. Annunziata del Vastato, volontari e senza fissa dimora ricorderanno insieme chi ha perso la vita in strada negli ultimi anni. Dodici persone solo nell'ultimo anno di cui cinque per strada: "Troppe - spiega Maurizio Scala, di Sant'Egidio - vogliamo ricordarle e lavorare perché cresca la sensibilità verso i fragili nella nostra città". Dopo la cerimonia, tutti i senza dimora e i volontari saranno invitati al pranzo offerto dallo chef stellato Ivano Ricchebono.
In memoria di Pietro Magliocco
La celebrazione, presieduta da don Maurizio Scala, responsabile del servizio ai senza dimora di Sant’Egidio, e concelebrata da padre Nicola Gai di San Marcellino e il frate cappuccino fra Walter De Andreis è in memoria di Pietro Magliocco, una delle prime persone conosciute dalla Comunità di Sant’Egidio durante il servizio serale a chi vive per strada a Genova. Dormiva nella stazione FS di Sampierdarena: da vari giorni malato di polmonite, moriva la notte stessa del suo ricovero in ospedale l’11 febbraio 1993. Aveva 57 anni.
Iniziative a Genova e in tutta Italia
Attorno alla sua memoria è cresciuto negli anni – a Genova, in connessione con iniziative analoghe a Roma e in tutta Italia – un largo movimento di solidarietà, con numerose persone di ogni età, che la sera visitano le stazioni e gli altri luoghi dove vivono i senza dimora, portando cibo, bevande calde, sacchi a pelo e coperte. Ma sono state anche individuate soluzioni alternative alla strada che hanno permesso ad alcuni di intraprendere percorsi di riabilitazione e riscatto.
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