I giudici le hanno tolto due figli perché le sue condizioni psicofisiche non sarebbero adeguate per gestirli. Ma lei, una mamma magrebina, non si arrende e da un mese si è accampata davanti al tribunale per chiedere di riaverli. Non è servito neppure che un giudice dopo averla ospitata nel suo ufficio, le spiegasse che le relazioni degli assistenti sociali, non lasciavano dubbi: lei non è in grado di gestire i figli.
La donna, che vive con il marito nel ponente di Genova, espone un lenzuola su cui accusa "la mafia terrorista dei bambini ha rubato i miei figli" puntando l'indice anche i tribunale dei minorenni "per avere falsificato i i referti per toglierle i due bambini".
Gli assistenti sociali che si occupano della vicenda per conto del tribunale dei minori hanno verificato in ogni modo come aiutare la donna, ma non è facile perché il primo obiettivo rimane la tutela dei bambini.
Un dramma difficile da affrontare e pure da raccontare quello della mamma magrebina.
Il personale che gravita attorno a palazzo di giustizia, gli avvocati, gli addetti alla portineria, le forze di polizia, gli impiegati, i cancellieri, tanche i magistrati e i giudici, così ogni mattina quando vedono quella donna, quella mamma che, sotto il sole e sotto la pioggia, chiede disperatamente di riavere i figli provano un senso di tenerezza e di disagio, perché si sentono impotenti per non poterla aiutare.
La donna, che vive con il marito nel ponente di Genova, espone un lenzuola su cui accusa "la mafia terrorista dei bambini ha rubato i miei figli" puntando l'indice anche i tribunale dei minorenni "per avere falsificato i i referti per toglierle i due bambini".
Gli assistenti sociali che si occupano della vicenda per conto del tribunale dei minori hanno verificato in ogni modo come aiutare la donna, ma non è facile perché il primo obiettivo rimane la tutela dei bambini.
Un dramma difficile da affrontare e pure da raccontare quello della mamma magrebina.
Il personale che gravita attorno a palazzo di giustizia, gli avvocati, gli addetti alla portineria, le forze di polizia, gli impiegati, i cancellieri, tanche i magistrati e i giudici, così ogni mattina quando vedono quella donna, quella mamma che, sotto il sole e sotto la pioggia, chiede disperatamente di riavere i figli provano un senso di tenerezza e di disagio, perché si sentono impotenti per non poterla aiutare.