"Mai accompagnata Cecere con la mia auto, se qualcuno ha visto la vettura davanti al cancello di fronte all'abitazione della donna è solo perché spesso la posteggiavo lì".
Alla vigilia della nuova udienza per il processo dell'omicidio di Nada Cella, l'avvocato Andrea Vernazza, legale dell'imputato Marco Soracco accusato di favoreggiamento, fa sapere che il proprio assistito potrebbe chiedere di rilasciare dichiarazioni spontanee in aula per correggere quanto riferito in aula nella scorsa udienza da Adriana Berisso, l'anziana vicina di casa di Cecere.
La teste aveva riferito che aveva visto l'auto del commercialista davanti al cortile di casa con cui poi Soracco aveva accompagnato Anna Lucia Cecere, la donna sospettato del delitto, a una festa del corso di ballo a Uscio. "Riconobbi la vettura dalla targa visto che il commercialista l'aveva acquistata nel nostro autosalone di Sestri Levante" aveva aggiunto la donna senza esitazioni.
In realtà, come ribadisce l'avvocato di Vernazza, "la vettura di Soracco era lì semplicemente perché occupava uno dei posteggi di corso Dante". Una correzione che Soracco tenterà di fare anche domani davanti ai giudici della corte di assise.
Anche Gianni Roffo, l'avvocato di Cecere, tenterà di ribadire che la sua assistita non è mai salita sull'auto del commercialista, e per farlo potrebbe mostrare in auto foto a colori tratte da Google Street View in cui si evidenzia come una vettura regolarmente posteggiata può apparire ferma davanti al cancello del cortile dove abitava Cecere e Berisso.
Domani in aula davanti alla corte di assise sfileranno alcuni testi indicati dal pm Gabriella Dotto, il magistrato che ha riaperto il caso del delitto del 6 maggio 1996 in cui un assassino o un assassina ha ucciso la segretaria Nada Cella nello studio del commercialista Marco Soracco.
Indagati Cecere, accusata del delitto, e il commercialista, è uscita dal processo invece Marisa Bacchioni, la mamma di Soracco che grazie a una relazione medico legale presentata dall'avvocato Vernazza, in cui si dice che non è in grado di stare a giudizio, è di fatto stata prosciolta.