Ventidue patteggiamenti, su 29 imputati, per il maxi fallimento dell'azienda dei buoni pasto Qui! Group. Sei imputati, con posizioni minori, sono stati assolti mentre un revisore è stato rinviato a giudizio. Il patron del gruppo, Gregorio Fogliani, ha concordato una pena a quattro anni e mezzo oltre alla confisca di tre immobili a Forte dei Marmi, quasi 10 milioni e il 20 per cento delle quote della società Azzurra 95, proprietaria dei muri del Moody - il locale nel centro di Genova è chiuso da settembre e i 22 dipendenti sono al centro di una vertenza per non perdere il lavoro - la moglie Luciana Calabria a un anno e 11 mesi e la confisca di 1,6 milioni tra soldi in conti correnti, quote societarie e beni immobili.
Le indagini erano partite dal fallimento del colosso dei buoni pasto nel 2018 quando il passivo della società aveva raggiunto i 600 milioni considerando tutte le società della galassia Fogliani. Per la sola Qui!Group il buco era di circa 300 milioni. Tra i creditori danneggiati c'erano i dipendenti ma soprattutto ristoranti, bar e supermercati che avevano erogato cibo e prodotti con i buoni pasto. Fogliani aveva anche ottenuto un appalto della Consip per fornire i ticket ai dipendenti pubblici.
Dopo Qui!Group erano via via fallite le altre società collegate, come la Pasticceria Svizzera e il bar Moody sempre a Genova. I reati contestati, a vario titolo, sono bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa aggravata e autoriciclaggio. Secondo l'accusa la famiglia avrebbe spogliato la società sottraendo i soldi per spese personali, come una maxi villa in Versilia e il matrimonio da favola di una delle figlie e per alimentare le casse della società Azzurra 95.