"La parole di Castellucci sono una mistificazione della realtà perchè non può negare che fra i loro obiettivi c'erano i dividenti".
Lo ha detto Egle Possetti, la portavoce dei familiari delle vittime ai margini dell'udienza fiume di Castellucci al processo Morandi.
Con Egle c'è la sorella Nadia. Presente anche Marcello Bellasio, che nel crollo ha person due figli, Manuele, 16 anni, e Camilla Bellasio, 12. C'è poi la sorella di Andrea Vittone, 49 anni, che era il nuovo compagno di Claudia Posssetti, anche lui fra le vittime. In aula oggi sono tanti i familiari delle 43 vittime del Morandi. C'è anche Giovanna Donato, che nella tragedia ha perso l'ex marito Andrea Cerulli, padre di suo figlio. Non manca Emmanuel Diaz, che ha perso il fratello Henry, lui ha sospeso la sua vita per essere sempre presente alle udienze, e poi c'è Raffaella Bello, sorella di Francesco Bello, 41 anni, di Serra Riccò, morto nella sua Audi mentre andava a lavorare.
Tanti familiari in aula oggi, familiari che attendono giustizia e qui per guardare negli occhi Giovanni Castellucci, l'imputato più importante che sta giocando l'ultima disperata carta per difendersi dall'accusa di avere sottovalutato le manutenzioni del viadotto.
Possetti ha detto a Primocanale: "Siamo consapevoli che nessuno vorrebbe essere qui, anche Castellucci, ma non ci sono dubbi sul fatto che quelli che soffrono di più siamo noi che abbiamo perso i nostri cari".
Possetti poi ammette che nessuno dei familiari delle vittime sa nulla del bonus- di circa 700 mila euro - che Castellucci ha detto in aula di avere chiesto ad Aspi di elargire per aiutare gli studi dei figli e dei nipoti delle vittime. "Non ne sappiamo nulle e adesso chiederemo al nostro avvocato di fare luce su questa cifra, che non risulta essere stata devoluta alle nostre famiglie ma che, se esiste, potrebbe aiutarci a pagare le spese processuali".
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