TAGGIA-Un blitz della guardia di finanza è stato effettuato stamani nella Rsa "Le Palme" di Taggia, nell'Imperiese, a margine di un'indagine coordinata dalla procura di Imperia che mira a far luce su una serie di maltrattamenti segnalati da chi, trovandosi all’interno della struttura, si era accorto che qualcosa non stava funzionando a dovere.
L'indagine è per ora coperta dal segreto: secondo quanto appreso, sarebbero alcune decine gli indagati per maltrattamenti e altri reati. Trattandosi di una residenza per anziani, sul posto è accorso anche il personale dell'Asl1, che potrebbe revocare la convenzione.
Non è la prima volta che si sente parlare di maltrattamenti e furti all'interno delle strutture che ospitano anziani, molto spesso per mano degli stessi operatori. Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Imperia ha chiesto il supporto di personale medico per il controllo dei pazienti e anche per l'approfondimento di alcuni aspetti sanitari dell'indagine. A quanto si apprende l'attività investigativa sarebbe decollata l'estate scorsa e sarebbe stata portata avanti anche con intercettazioni ambientali. Decine gli avvisi di garanzia notificati oggi.
Sono 41 gli indagati nell'inchiesta coordinata dal pm Salvatore Salemi di Imperia. "Abbiamo ricevuto un decreto di perquisizione a Genova, dalla lettura del quale abbiamo appreso che esiste un procedimento penale a nostro carico e a carico di altri dipendenti della rsa - dichiara l'avvocato Monica Tranfo, che assiste i fratelli Rossi -. È evidente che il loro coinvolgimento è di carattere formale più che sostanziale, se c'è stato qualcuno che si è comportato male dal punto di vista del trattamento, non possono certo essere questi due signori".
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"I miei assistiti - prosegue il legale - sono seriamente preoccupati per i loro ospiti, in quanto se dovesse essere revocata la convenzione ci saranno anziani da spostare in altre strutture dove i costi sono assai diversi, e anche per l'immagine della rsa". La struttura ha 80 posti letto, di cui 40 convenzionati con la Asl, per questi il degente paga solo una parte della spesa di soggiorno. Le indagini, effettuate anche tramite intercettazioni ambientali, avrebbero preso le mosse nell'estate scorsa dalla segnalazione di alcuni parenti degli anziani degenti. Il nome della rsa Le Palme era balzato agli onori della cronaca nel novembre scorso, per la somministrazione di una terapia a base di monoclonali, per la prima volta in Liguria, a sette pazienti ultraottantenni malati di Covid.