GENOVA - Nella lotta tra le tifoserie genovesi a colpi di murales scendono in campo, anche se involontariamente, tre nuove forze: Comune, Ferrovie e Amt. Sui lati del sottopassaggio di via San Bartolomeo della Certosa erano stati realizzati due dipinti a tema Genoa: i nove scudetti con la scritta "Un cuore grande così" da un lato e due grifoni con la scritta "zena" su sfondo rossoblù dall'altro. Il verbo al passato è d'obbligo, dato che a causa dei lavori per il passaggio dei nuovi binari della ferrovia e del prolungamento della metropolitana metà del ponte è stato demolito, compromettendo inevitabilmente i murales.
Per i più scaramantici potrebbe trattarsi di un presagio negativo in vista della rincorsa alla salvezza; per i più realisti potrebbe trattarsi invece di un simbolo dell'opaca stagione del Genoa, che con Blessin ha ritrovato il gioco ma non i risultati.
Per i tifosi rossoblù però le beffe non finiscono qui. A lato del murales del Genoa, fuori dalla copertura del sottopassaggio, c'è un murales della Sampdoria, molto più piccolo rispetto a quello della squadra rivale, che però si trova dal lato opposto rispetto ai lavori ed è quindi stato 'risparmiato' dalla cancellazione. La mancanza di copertura ha però fatto sì che i colori si rovinassero: la ragnatela coi colori blucerchiati e lo scudetto al centro sono ancora ben visibili ma la figura del baciccia è completamente rovinata, lo si riconosce solo dal contesto. Insomma, se Atene piange, Sparta non ride.