GENOVA- "Il patteggiamento è una vergogna, non è pagando che si risolvono le cose, forse pensano che così possano dare una nuova immagine alle loro società". A parlare è Paola, la mamma di Mirko Vicini vittima del crollo del Ponte Morandi.
Nell'ultima udienza, svoltasi ieri 15 marzo 2022 nel tribunale di Genova, Autostrade e Spea hanno richiesto il patteggiamento che gli permetterà di uscire dal processo dal punto di vista amministrativo. L'accordo prevede il pagamento di 27 milioni di euro circa, ossia la cifra che avrebbero dovuto investire per mettere in sicurezza le due pile crollate, rispettivamente la 9 e la 10.
"È vergognoso tutto questo, noi siamo stati avvisati dell'accordo solo ieri pomeriggio a cose già avvenute" aggiunge Paola.
In ricordo di Mirko verrà inaugurato domani un tratto di via Coronata che porta al Belvedere.
"Sarà bello vedere il nome del proprio figlio affisso in una via, ma fa male pensare che questo avverrà per una tragica circostanza.
È importante però che tutte le persone che passeranno di qui per fotografare il nuovo ponte, si ricordino di tutte le 43 vittime" conclude Paola Vicini.
La targa è stata chiesta da Angelo Spanò, un ambientalista attento ai problemi riguardanti la città, che quel 14 agosto 2018 ha assistito alla scena del crollo.