GENOVA-Da lunedì 28 marzo la polizia e il resto delle forze dell'ordine di Genova torneranno ad avere in dotazione il taser, la pistola elettrica che permette di neutralizzare le persone pericolose evitando il contatto fisico.
Primocanale si è recata in questura per capire come verrà usata questa arma già utilizzata da anni in tante altre nazioni e che, come riferisce Anna Leuci, il dirigente dell'Ufficio prevenzione generale a cui fanno riferimento anche le volanti, serve soprattutto per prevenire, "dissuadere le persone a reagire".
L'uso del taser è stato spiegato dal tiratore della polizia di stato scelto Mirco Semeraro, uno dei trenta agenti già abilitati all'uso dell'arma: "Il colore giallo sgargiante del taser è già un monito a reagire. Quando si usa si sparano due scariche e il soggetto per essere bloccato deve essere colpito al torace e alla gambe, ai muscoli di grandi dimensioni, non deve inoltre essere usato al contatto".
Semeraro garantisce che il taser non è pericoloso per le persone che vengono colpite, "esiste un protocollo molto dettagliato che regolamenta l'uso".
Il tiratore scelto poi svela che nel taser c'è un hardware che ne registra l'uso e gli eventuali abusi: "La lettura dei dati può essere svolta solo dai venditori dell'arma".
Il taser, aggiunge Anna Leuci, è già stato usato fra il 2018 e il 2020 dagli agenti della questura di Genova.
In questo arco di tempo è stato usato poche volte, una delle quali per bloccare un clochard francese accampato nelle scale della Corte Lambruschini che alla vista degli agenti aveva cercato di aggredirli con un coltello.