GENOVA-"Noi non ci piegheremo, la nostra salute non è in vendita". Inizia così il volantino passato nelle piazze del quartiere genovese di Sampierdarena, dove sono molti i residenti a scuotere la testa all'idea dello spostamento dei depositi chimici di Multedo a Ponte Somalia e dove è in programma una nuova manifestazione per giovedì 21 aprile.
Depositi chimici, la protesta a Sampierdarena: "Delusi e amareggiati"-IL CORTEO
Già a metà dicembre circa un migliaio di sampierdarenesi erano scesi in piazza, 'armati' di cartelli contro lo spostamento dei depositi petrolchimici a circa 300 metri dalle case di lungomare Canepa. Rabbia, delusione e un sonoro no da parte dei cittadini il 23 dicembre in piazza Montano, sentimenti che non sembrano essere cambiati negli ultimi tre mesi: il volantino chiama a raccolta tutta la cittadinanza per un nuovo corteo di protesta che partirà da piazza Barabino.
"Il sindaco Bucci insiste con Ponte Somalia, senza ascoltare il Municipio, la cittadinanza, i comitati, le associazioni, i sindacati e tutti coloro che si stanno opponendo in modo compatto alla folle idea di posizionare a Sampierdarena i depositi petrolchimici", si legge sul volantino. "Scendiamo allora in piazza, facciamo sentire la nostra voce".
Cittadini che nell'ultimo periodo si sono dati da fare per contrastare la decisione. Oltre al ricorso dei cittadini, firmato dai residenti di determinate zone vicine a Ponte Somalia, anche altre due aziende portuali hanno presentato tutti i documenti necessari per fermare gli atti dell'autorità portuale (LEGGI QUI). Si tratta di Olii e Saar, che fanno capo all’imprenditore Beppe Costa e che vedrebbe inevitabilmente ridotta o azzerata la propria operatività, e del Gruppo Grimaldi che teme di trasformare la città di Genova in una nuova Beirut.