Acciaierie, operaio sotto choc: "Ho visto cadere il rotolo, è stato terribile

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GENOVA -"Ho visto cadere il rotolo di 10 tonnellate, il botto, tante scintille e ho avuto paura di morire...".

A parlare è l'operaio che era più vicino al rotolo da 10 tonnellate caduto sabato mattina nel reparto banda stagnata delle Acciaierie d'Italia di Cornigliano, l'incidente che ha fatto scattare lo sciopero degli operai per chiedere più sicurezza.

Angelo, 42 anni, da 18 anni all'ex Ilva, stamane era in corteo con i colleghi, una manifestazione nelle vie di Cornigliano fra l'altro non molto partecipata, come hanno ammesso avviliti alcuni lavoratori e lo stesso Angelo.

L'operaio accetta di parlare a Primocanale a patto di non essere inquadrato in viso dalla telecamera.

Lei a che distanza era quando è crollato il rotolo?

"A circa 15 metri, ma vi assicuro che è stato terribile, quel botto terribile, le scintille, ho avuto paura e ho dormito male per due giorni perché mi sono visto quasi la morte davanti. E ho riflettuto su cosa può accadere quando ci sono in ballo pesi come questi. In tanti anni non avevamo mai un incidente così grave. Ma non è giusto che uno vada a lavorare e rischi di non tornare a casa, noi chiediamo solo di lavorare in sicurezza, niente di più, e invece questa azienda nonostante quello che dice non ha mai investito sulla sicurezza, noi invece da tantissimi anni facciamo di tutto per dare il meglio, siamo esperti, operai, impiegati, ma nessuno ci aiuta".

Si dice che il gruista che stava operando è ancora sotto choc...

"L'ho sentito, non sta bene, è rimasto scosso".

Cosa ha fatto quando a fine turno è tornato a casa?

"Avrei voluto svegliare moglie e figlia - ricorda Angelo con un filo di voce rotto dalla commozione- invece ho aspettato che si svegliassero e le ho abbracciate forte...".